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giovedì 21 ottobre 2021

MARCO DEI FERRARI: "OSARE PER ESSERE TERZA PARTE"

Marco dei Ferrari,
collaboratore di Lèucade

OSARE PER ESSERE (3° parte)

Lo "stress" di logoramento è la "disumanizzazione" degli esseri e di tutti i comportamenti psicofisici conseguenti.

Peraltro, come già detto, lo stress mentale è connesso alle emozioni generate dagli eventi e, se rimane costantemente nella fase più intensiva senza scarichi emotivi, crea una pulsione ormonale di squilibrio organico generale.

"Umanizzare" l'organismo significa quindi contrastare tale fenomenologia trasformando lo stress in forza positiva di resistenza fisica e mentale.

Non bisogna dimenticare che la mente è il conduttore applicabile del processo umanizzante avvalendosi di alcune metodiche esperienziali quali: la visualizzazione creativa; il buonumore; gli obiettivi realizzabili; il controllo del livello di tensione corporea; il rilassamento; le buone relazioni sociali.

È opportuno esaminarle analiticamente (come riferisce Roberto Re):

1) la visualizzazione creativa (una forma di umanizzazione artistica della realtà) può esercitarsi per rivedere la propria dimensione o interpretare diversamente fatti eliminando l'emotività negativa.

2) la meditazione oltre ad equilibrare il flusso più corretto di energia corporea, secondo D. Chopra e J. Classer può rallentare il processo di invecchiamento biologico influendo su un ormone essenziale (DHEA) che declina con l'età.

3) il buonumore (esempio il sorriso) aumenta le difese immunitarie, stimola la circolazione, incrementa l'ossigenazione ed è utile anche nelle sventure ridimensionando la pressione emotiva, P. Adams sintetizza così: "l'humor è un eccellente antidoto allo stress".

4) il porsi obiettivi realizzabili. Un vecchio proverbio afferma: "ogni maratona comincia dal primo passo".

L'umanizzazione di tutti i traguardi può articolarsi in tappe frazionate che alimentano la positività estesa a risultati produttivi.

5) controllo della pulsione corporea consiste nel monitorare se stessi, nell'ascolto interiorizzato, osservando il cumulo delle tensioni per provvedere di conseguenza alla difesa.

6) rilassamento attiva alcune utili tecniche che ottengono il benessere connesso di mente e corpo.

7) le buone relazioni sociali abbattono lo stress emotivo (amicizie, associazioni, eccetera) se intese in regime di affinità empatica.

Anche la compagnia di animali domestici può essere molto utile allo scopo.

Ma come efficacemente combattere lo stress mentale?

La risposta sta nell' intelligenza emotiva, nella psiconeuroimmunologia e nelle relazioni sociali.

P. Gauguin la vede così: "innanzitutto, l'emozione! Soltanto dopo la comprensione".

Il malessere mentale si esprime attraverso un malessere fisico: il corpo è un valvola di sfogo.

Stati emotivi negativi divengono sintomi e patologie.

L'emozione anche immediata, può educarsi imparando a modificare la capacità di risposta agli stimoli esterni (intelligenza emotiva).

Questa modifica si può attivare adottando alcune strategie come: riconoscere le emozioni; gestirle, stimolando positivamente la mente; dedicarsi allo sport; accettare le critiche.

"La radice di ogni salute è nel cervello. Il suo tronco e nell'emozione. I rami e le foglie sono il corpo. Il fiore della salute fiorisce quando tutte le parti lavorano insieme" (P. Gauguin).

Si è parlato di sistemi da adottarsi per auto-modificarsi dell'emozionalità connessa alla progressione spirituale, testimoniata dalla coscienza da cui si possono desumere valori e interessi immateriali vari.

Un metodo efficace è senza dubbio quello di essere consapevoli dei propri stati d'animo e della conseguente influenza sul processo esistenziale della progressione spirituale.

Lo "spirito" o "spirito vivifico" (secondo gli stoici) è infatti strettamente finalizzato al riconoscimento gestionale delle emozioni e si amplifica nel'operosità individuale/collettiva quando il corpo viene liberato dalla pressione di stress emotivo spostando la tensione interiore con l'aiuto di positività ricorrenti (es. il sorriso...) a compensazione di percezioni negative.

Altri "sistemi" di opposizione positiva si possono rivelare sia nella ripetizione di giusti composti emotivi per attivare risposte mentali crescenti ad ogni dimensione situazionale ambientale, sia nel dedicarsi regolarmente ad attività sportive sbloccanti e ossigenanti.

Ancora, l'accettazione delle critiche è fondamentale base di recupero dell' in sé che si trasfonde nella forza dello "spirito".

Quindi: riconoscere i propri difetti, "mettersi in gioco" con l'aiuto di persone amiche e competenti, valutare le stesse critiche, costituiscono componenti fondamentali nell'acquisizione di strumenti interiori idonei a sintonizzare la spiritualità sulla realizzazione della propria umanizzazione.

Con la psico neuro immunologia si studiano i rapporti esistenti tra il sistema nervoso centrale e il sistema immunitario.

In questo modo si possono ridefinire l'elaborazione mentale (riferita ad un evento specifico) ed anche l'emozione collegata (eliminando la paura), immaginando una realtà positiva (come si vorrebbe) con esercizi di visualizzazione congruente (il cervello non distingue un evento reale da uno immaginario).

Dalla P.N.I. si perviene ad una connessione interiorizzata (ovvero spiritualizzata) con opportune relazioni sociali implicanti forme di comunicazione positive che si connotano nell'eventuale "perdono" e nel ringraziamento.

Una massima indiana sintetizza efficacemente: "Come sarebbe la vita domani se non avessi quello per cui mi sono dimenticato di ringraziare oggi?".

"Perdonare" significa anche bloccare il passato che potrebbe fare male.

E qui lo "spirito" esprime se stesso nella propria potenza rivoltandosi alle abitudini ed ai modi di pensare radicati e valenti, ma non risolutivi, perché dolore e piacere (leve biologiche fondamentali) senza l'aiuto della "spiritualità felice" provocano drammi patologici insolubili e condizionano irreversibilmente l'evoluzione dell'umanità ovvero la musica dell'anima nella libertà e responsabilità delle azioni e obbligazioni morali.

L'intelligenza dello "spirito" completa il percorso dell'interrelazione universale che si umanizza totalmente quale entità vivente composta di esseri e cose.

L'intimismo della spiritualità soggettiva esprime ogni frazionismo in dettaglio dai sentimenti alle emozioni, dalle percettibilità più profonde all'analisi più oggettivata.

Ne consegue che l'itinerario nell'anima (soffio) articolato in molte tendenze e tradizioni (dai greci agli ebrei, dal cristianesimo alle religioni orientali) si ricomprenda nelle più varie teologie per approdare all'Assoluto dell'essere esistenziale che è lo "Spirito" nella sua essenza primaria.

Vivere l'essere significa quindi fuoriuscire dai limiti della "ragione scomposta" per avvicendarsi nel percorso più difficile che si possa pensare: il percorso dell'altra realtà spiritualizzata dall'umanizzazione totale.

Marco dei Ferrari

3 commenti:

  1. . Marco dei Ferrari prosegue in questa sua importante analisi dei comportamenti umani, indicando nell'autocoscienza e nella ricerca dell'equilibrio il percorso da compiere verso . Mi congratulo vivamente con l'autore che vedo felicemente impegnato in questa evoluzione della ragione umana verso la spiriotualità.
    Franco Campegiani

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  2. . Marco dei Ferrari prosegue in questa sua importante analisi dei comportamenti umani, indicando nell'autocoscienza e nella ricerca del proprio equilibrio il percorso da compiere verso il centro del proprio essere. Quell'essere che fuoriesce . Mi congratulo vivamente con l'autore che vedo felicemente impegnato in questa evoluzione della ragione umana verso lo spirito.
    Franco Campegiani

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  3. RICEVO E PUBBLICO

    Commento a OSARE PER ESSERE TERZA PARTE di Marco dei Ferrari

    <>. Marco dei Ferrari prosegue in questa sua importante analisi dei comportamenti umani, indicando nell'autocoscienza e nella ricerca del proprio equilibrio l'itinerario da compiere verso l'essere <>. Mi complimento vivamente con l'autore che vedo felicemente impegnato in questa evoluzione della ragione umana verso il proprio spirito.
    Franco Campegiani

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