Quanta levità, quanta apertura d'ali in queste due liriche di Luigi Gasparroni estratte dalla sua Silloge. Gennaio non perde i connotati che lo caratterizzano, ma vede una "magica danza di farfalle" e, nell'affresco ricco di pathos e avvolto dalla musica, i territori dei ricordi tornano in levare, come scrigni dai quali attingere linfa per l'oggi e per il domani. La poesia dedicata a dicembre ha toni meno luminosi, ma mantiene un nerbo lirico di altissimo livello. Bello iniziare quest'anno difficile con versi simili. Aiutano a sperare e a sognare. Ringrazio l'Autore e nel rivolgergli auguri dolci e affettuosi estendo i pensieri più cari al Nume Tutelare e agli amici dell'isola!
Quanta levità, quanta apertura d'ali in queste due liriche di Luigi Gasparroni estratte dalla sua Silloge. Gennaio non perde i connotati che lo caratterizzano, ma vede una "magica danza di farfalle" e, nell'affresco ricco di pathos e avvolto dalla musica, i territori dei ricordi tornano in levare, come scrigni dai quali attingere linfa per l'oggi e per il domani. La poesia dedicata a dicembre ha toni meno luminosi, ma mantiene un nerbo lirico di altissimo livello. Bello iniziare quest'anno difficile con versi simili. Aiutano a sperare e a sognare. Ringrazio l'Autore e nel rivolgergli auguri dolci e affettuosi estendo i pensieri più cari al Nume Tutelare e agli amici dell'isola!
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