GUIDO MIANO EDITORE
NOVITÀ EDITORIALE
È uscito il libro di poesie:
Poëticae Mater di Luigi Razzano
con prefazione di Nazario Pardini
Pubblicata la raccolta poetica
dal titolo “Poëticae Mater” di Luigi
Razzano, con prefazione di Nazario Pardini, nella prestigiosa collana “Alcyone
2000”, Guido Miano Editore, Milano 2021.
«I profeti / dicono nell’oggi / la presenza di Dio, /
Maria / è più di una profezia: / è l’accadere di Dio nella storia». Partire
dall’esergo iniziale significa penetrare fin da subito nella spiritualità del
mare magnum della poesia di Don Luigi Razzano e ancor di più se si prende come
momento incipitario la prima poesia della breve silloge: «Un repentino afflato di vento / alita e gravida / di senso
la Donna. // Nel grembo / un Mistero l’avvolge, / pregnando di Spirito la vita.
// Col deserto nell’anima, / dove il nulla è di casa, / si fa vuoto il cuore di
prima. // Ora è pieno di Dio» (Annuncio).
La poesia di Razzano è rinascita, creazione, elevazione, élan vital verso il Cielo, come direbbe
Paul Verlaine, «Le ciel est par-dessus le toit». Il suo credo è rivolto
all’uomo, al mondo, a questo essere che sembra invaso dalla materia, dalle cose
futili, da tutto ciò che trascina nel vuoto, dove il nulla è di casa, si fa
vuoto il cuore di prima, e ora è pieno di Dio, afferma il poeta in questa
sublime poesia, sopra citata. Tutto passa dall’anima dello scrittore, e dopo un
riposo meditativo, si concretizza nelle parole che come input emotivi arrivano
al cuore ferendolo e dando pace. Non c’è bisogno di ricorrere ad altre misure
ritmiche, sarebbe sufficiente questa citazione a dare concretezza al messaggio
dell’autore: «…Una raccolta questa che può essere letta tutta d’un fiato, come
un’unica poesia, intercalata da titoli che scandiscono i momenti decisivi in
cui lo Spirito sussurrando, risveglia quell’aurora poetica assopita in ciascuno
di noi e con un tacito tam tam
del cuore, al giorno ne affida il messaggio e alla notte ne trasmette notizia
(cf. Sal 18,3)» (dalla premessa dell’autore).
Tutto è franco, libero, apodittico, incisivo in queste
poche liriche, dove lo stilema si fa asciutto e secco per incidere ancora di
più l’animo del credente. Tutto è incisivo come il lacerto riportato, che come
voce di Dio entra nei nostri cuori trasferendoli sulla strada del bene supremo:
«Inattesa alla porta / la tenda si gonfia, / colmando di grazia la casa. //
Attonita, / col fiato sospeso, / spira nell’aria un fiato divino. // In quel
Vento una voce / silente si posa nell’incavo del ventre / e un alito le gravida
il seno. // Mute parole / spargono nell’aria / semi di fragranza divina. // È
la primavera Donna del cielo / che al
dirsi del Verbo / diviene madre dell’amore» (Madre dell’amore). Tutto è toccato dalla mano leggera del Creatore,
e tutto si fa fluente ed empaticamente invasivo: una voce silente si posa
nell’incavo del ventre, semi di fragranza, la primavera del cielo, madre
dell’amore.
La poesia è impregnata di effluvi emotivi, di circostanze
spirituali, di slanci divini, e tutto si anima di dolci parallelismi verbali:
«Stringeva le dita / in un pugno annerito di calli, / e come olive i suoi denti
/ stridevano amare parole. // Sgomento, / con la faccia smarrita nel vuoto, / mi
chiedeva parole di senso. // Quel giorno, / ancora smarrita, / mi decisi a
parlagli. // Balbettavo parole dal nulla. / Lui, tra la legge e l’incanto / si
scuoteva come pentito d’essere mio. // Come dire questo Verbo di Dio? / Mi
sforzavo di contenere i pensieri / mentre il ricordo ridava quiete al mio
cuore. // Per la prima volta osai guardarlo. / Mi aveva creduto / e più che mai
lo sentii mio sposo» (Josef). Un
insieme di parole e sentimenti, di patemi e logos, di sorprese e
impressioni; sensazioni che danno voce alla parola fino a renderla voce del
Supremo, climax finale di una ascensione verso il Cielo.
La silloge si conclude con la lirica Alchimia poetica: «Quando
la parola accade / s’origina nell’animo / quel modo arcano / di cogliere le
cose / ch’è la poesia. // Ed essa, come una corolla, / tacitamente schiude /
quel ch’è già detto in noi. // Accade così / quell’alchimia divina di parole /
che fa nuove le cose di prima / nell’epifania del bello. // E i poeti? / Sono
comete / che vengono da lontano / ad irradiare nel mondo / l’amore di Dio / tra
gli uomini»; un testo dove si cerca di dare una motivazione all’atto poetico e
dove tutto è sottomesso alla grazia di Dio, una metapoesia che aggiunge
qualcosa ai contenuti spirituali del canto, gli intendimenti poetici
dell’autore.
Nazario Pardini
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L’AUTORE
Luigi Razzano è
sacerdote artista della Diocesi di Acerra (Na), esercita il suo ministero come
forma di evangelizzazione della cultura attraverso l’arte. È docente di Arte e
Teologia presso l’Università Lateranense di Roma. Nel corso del suo ministero
ha realizzato diverse opere, tra le quali ricordiamo il piano iconografico
della Chiesa Regina Pacis in Modena e San Martino in Chieti. Per i tipi di
Guido Miano Editore segnaliamo Origliando
l’Eterno. Per Editrice Pagine ha pubblicato recentemente Briciole di poesia, nell’Antologia
poetica: M’illumino d’immenso. Oltre
a testi poetici è autore anche di diversi scritti sul rapporto tra arte, poesia
e teologia.
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Luigi Razzano, Poëticae Mater, prefazione di Nazario Pardini, Guido Miano Editore, Milano 2021,
pp. 32, isbn 978-88-31497-77-0, mianoposta@gmail.com.
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