Carissimo Prof. Pardini, come
telefonicamente rimasti, Le inoltro il verbale della giuria del Premio
Letterario SCRIPTURA del c. a. che mi vede ancora una volta (bontà dei
giurati) tra i vincitori nella sezione Silloge di Poesia Inedita quale 3° Classificato.
Le inoltro anche la mia ultima composizione poetica nella speranza che
riscontri come sempre i suoi favori e, se lo riterrà opportuno, di postarli su
Leucade per dare, con la modestia e l’umiltà che mi contraddistinguono, un
briciolo di valore in più all’impareggiabile Blog. Con tutto l’affetto e la
stima di sempre un caro saluto e un copioso Grazie. Pasqualino Cinnirella
LA PARABOLA
Un fiume in piena il seguitare dei giorni
dove la vita lentamente scema
e più grava al chiaro di ogni giorno.
Senti meno il vigore, l’ansia
e pure la voglia che non muore
di esserci ancora per compiere,
per cogliere almeno di quei sogni
le certezze pur sempre inevase.
Ma prosegui nel fare, consapevole
che il cerchio domani sarà chiuso;
perché non ha mai freni quest’andare,
questo inseguire della notte il giorno,
né tempo di soste per chiederti,
dal profondo, il perché, il come,
dove e quando la parabola si chiude.
Sarà forse come scendere piano
le scale, un gradino dopo l’altro
fino a quando supino sulla terra
sarai, come tutti, un niente, il nulla
un c’era una volta o… l’in-esistito.
Nel chiuso torbido tornano ricordi
di giorni nel sole irripetibili
che riscontri come appena ieri.
Sei giunto al margine oramai
ma -l’oltre- lo senti ancora impercettibile,
straniero e intruso, inopportuno
e forse…non ancora imminente
se non…lontano.
Febb.2022/28
Caro Prof. Pardini GRAZIEEEEEEEEEEEE!
RispondiEliminaAi lettori e collaboratori di Leucade mi pare opportuno specificare che il Premio SCRIPTURA è istituito da tempo a Nola (NA).Fino a pochi anni fa tale premio era denominato NAPOLI CULTURAL CLASSIC. In questo, nel 2016, la giuria ha ritenuto opportuno conferirmi il Primo Premio (con la pubblicazione gratuida) sempre nella sezione Silloge Inedita. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaPasqualino caro mi complimento per il premio alla Slloge e, basandomi sulla lirica postata, l'hai meritato tutto. Nel leggerla ho ascoltato echi dei padri della nostra Letteratura e, nonostante la tristezza dell'argomento, sai trattarlo con una levità che commuove. Il cerchio si chiude per tutti,amico tanto caro al mio cuore, ma è importante cogliere l'oggi, soprattutto in tempi duri come questi. D'altronde anche la tua chiusa è in levare, tant'è che reciti: " -l’oltre- lo senti ancora impercettibile,/straniero e intruso, inopportuno /e forse…non ancora imminente... " E' proprio così Pasqualino , fino all'ultimo battito siamo vivi e spalanchiamo le ali al sole. Grazie di tanto dono, ancora auguri, e un abbraccio fortissimo!
RispondiEliminaUn premio meritatissimo caro Pasqualino. Conosco molto bene la tua poetica e come sai l'apprezzo moltissimo. Questa tua ultima opera conferma il mio giudizio sul valore del tuo dettato poetico. Un testo molto vicino al mio sentire, perché proprio come te, mi trovo nei pressi di quel margine che ci condurrà in altra vita. Quando non lo sappiamo, ma speriamo lontano, come tu dici nella conclusione di questa splendida poesia. Serenella Menichetti
RispondiEliminaCara Serenella, sapevo e so che apprezzi e ami la mia poesia per la quale ha fatto si che tra noi si è instaurata da tempo una simbiosi di affinità poetica e di stima e lo dimostra il fatto, del quale sono sempre grado, della presentazione del mio Boati dal profondo a Cascina. Mi lusinghi molto quando scrivi che la mia sopra l'hai sentita molto vicina. Ti sono grado mia cara amica SPARTANA. Pasqualino
EliminaMia cara Maria, sei sempre la prima a commentare gli scritti degli autori su Leucade e questo a eco ti fa onore e pertanto dagli stessi, come il sottoscritto, vieni ricambiato con stima ed affettività più vera. Con la tua oceanica sensibilità hai colto un nascosto e fondamentale particolare nella mia sopra, quando dici che: "nonostante la tristezza dell'argomento sai trattarlo con una lievità che commuove". Non potevo ricevere un commento migliore per questa poesia; e ancora, mi confronti con "dei padri della nostra letteratura". Non mi resta che rimanere di stucco poiché non saprei cosa dirti se non il fatto che non mi ritengo minimamente di tale elevatura ma tutt'altro poiché sono sempre alla ricerca della mia massima espressività poetica e sappi, come sai, che non è falsa modestia. Un caloroso abbraccio di stima catalizzato da un sentire affettuoso. Pasqualino
RispondiEliminaComplimenti vivissimi per il premio meritatamente conseguito.Leggerti è stato un piacere ed ogni verso della tua poesia ha raggiunto i profondi meandri del mio sentire.
RispondiEliminaLino D'Amico
Grazie Lino, La Tua spontaneità in quello che mi dici mi rende più amico di prima e spero meno di domani. Pasqualino
EliminaQuanta luce e quanta grazia nei versi di questa bellissima poesia. Ancora una volta il caro Cinnirella, come se ormai ve ne fosse bisogno, dimostra di sapere cosa sia la pura e vera poesia. "Sarà forse come scendere piano le scale" in queste amletiche e magiche parole vi si racchiude la maestria di un poeta senza tempo e senza limiti, proiettato verso l'infinito . Noi non ci saremo ma i versi di Pasqualino Cinnirella vivranno oltre e per sempre anche per i suoi più ostinati e avversi oppositori. Tutto questo non può fare altro che consolarci e compiacerci per aver avuto l'onore e il piacere di leggerlo e conoscerlo perciò auguro di cuore lunga vita ai versi di un poeta più che mai umile, gentile e generoso.
RispondiEliminaSentiti auguri caro Pasqualino.
Josye Traulcer