Buona Pasqua
SECONDA MORTE DI LAZZARO
Divorato da un morbo
stavo nell’Altrove
ormai da quattro giorni.
All’amoroso pianto
di Marta e di Maria commosso
con voce stentorea mi chiamasti
e fui ancora tra i vivi.
Suoni e canti alla cena.
Mentre Marta serviva
Maria ti profumava i piedi
e con morbide chiome li asciugava.
Presto mi uccisero
sacerdoti sdegnati
perché non vivessi a testimone
che tu sei il Dio dei vivi, non dei morti.
NON BASTA LA CERTEZZA DELL’ALTROVE
Inquieto ancora oggi il mio cuore
come sempre negli anni.
Colpa, violenza efferata,
poi Pasqua di Resurrezione.
Non basta la certezza a quietarmi
dell’Altrove. Perché solo dolore
e dramma a suggello della vita?
Perché non assopirsi, naufragare
com’onda di ritorno alla Tua foce?
Polvere da cui siam nati a polvere.
Chiudere gli occhi come per sonno,
come mancasse l’olio allo stoppino.
Domenico Defelice
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