Un libro emotivamente avvincente che vive di memorie e partecipazioni emotive. Si percepisce fin dagli inizi che è stato elaborato da una mano abituata alla scrittura,come d’altronde è quella di Isabella Conte che da anni si dedica alla narrativa per raccogliere documenti, riflessioni o considerazioni personali. Il testo si divide in tre parti: prefazione, parte prima, parte seconda. Una scrittura snella, scorrevole, che ammalia e convince. Si susseguono sequenze varie e articolate. Un vero piacere leggere un testo chiaro e ampio pieno di rimandi narrativi che si succedono in modo preciso e puntuale. Per dare rilevanza al contenuto mi sono emozionato, soprattutto nella parte finale che Edda chiude con la sua sensibilità: “Lei alza gli occhi ,lo guarda: ”ciao io sono Carla”. Lui sorride: “io sono Noah e ti sto aspettando da sempre “”
Nazario Pardini
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