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domenica 8 settembre 2024

Anita Menegozzo : " Fantasmi, Se non guardiamo in basso "

 

FANTASMI

 

Verseggiano i poeti 

tra i coevi

avvolti in pergamene

ed altri allori

Si atteggiano solenni

a visionari assorti

e infliggono emozioni 

conto terzi

a dei lettori ingenui e malaccorti

Singhiozzano commossi

al suono delle proprie stesse voci

Si spacciano per guru 

ieratici e sapienti

fomentatori di rivoluzioni

disprezzano gli autori  

di  prosa e di canzoni

ma almeno loro  vendono  qualcosa

Il solo recitare qualche rima

anche se non per molto

li consola

Di inchiostro e piume d'oca

del resto ce n'è a iosa

di scorta per la carta

un' Amazzonia intera

mai tanto minacciata

dai  tempi  della gomma

Tu che mi leggi ancora

e non puoi più tornare analfabeta

hai solo una speranza che ti resta

ed è che questa vena benedetta

mi secchi all'improvviso nella gola

 

 

 


SE  NON GUARDIAMO IN BASSO

Le donne più potenti

che in genere troviamo sul cammino

che siano incorniciate appese ai muri

o che siano scolpite sugli altari

solitamente levitano lievi

da non sfiorar la terra con i piedi.

Sovente vanno in giro senza veli

o avvolte dentro ampi mantelli azzurri

e nascono e rinascono insistenti

da Dei stanchi di vivere da soli

da costole di maschi sprovveduti

da  valve appena schiuse

di molluschi

Si dice prediligano le grotte

frequentino  le stalle e le foreste

le fiabe e le leggende

Son di poche parole 

eppure spesso  vengono fraintese

o restano Cassandre inascoltate

Non possono morire

solo cadere come addormentate

e attendere di essere svegliate

da chi avesse il coraggio di cercarle.

Non possono soffrire 

  porte chiuse a chiave

né frutti che non possano mangiare

Le donne sono un mito surreale

l' archetipo che tutti  ci contiene

un  ponte di cordame sospeso  sul sublime

che se non guardi in basso ti sostiene


 

 


 

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