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martedì 17 settembre 2024

«Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche... si intessono su quel foglio di vetro impazzito...»


 




Comunicato Stampa

 

 

Nell’individuare dittici e trittici poetici secondo il “Dipthycha” – operazione mai semplice – è essenziale che ogni autore non imiti l’altro ma che in una sorta di continuum, seguendo il relativo tema rimanga fedele al proprio modo di fare poesia. Se no, dove sarebbe l’innovazione? Solo qualcosa di simile a una poesia a quattro mani e nulla più.1

 

 

Emanuele Marcuccio

 

 

È uscito nel dicembre 2022 per i tipi di TraccePerLaMeta Edizioni «Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche... si intessono su quel foglio di vetro impazzito...»2, quarto volume della non solita serie antologica “Dipthycha” su idea e cura editoriale del poeta e aforista Emanuele Marcuccio, ivi presente con trentuno liriche, anche su proposta di alcuni degli autori partecipanti, a cui si aggiunge in dittico un brano dal suo dramma epico in versi liberi di ambientazione islandese Ingólf Arnarson (2017). Nel volume figurano le poesie di ventidue autori per un totale di 145 titoli. Impreziosiscono l’opera una prefazione della poetessa Michela Zanarella, una postfazione del maestro Antonio Spagnuolo, poeta e critico letterario e nove saggi brevi della poetessa e critico letterario Lucia Bonanni (1951 – 2024) vertenti su altrettanti dittici poetici a due voci3 con autore classico. Si leggerà anche un decimo saggio breve scritto dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, introduttivo a un dittico a due voci con la grande poetessa di Pasturo Antonia Pozzi (1912 – 1938).

 

Ha scritto il curatore Marcuccio nella nota di introduzione: «Dopo più di un lustro dalla pubblicazione di Dipthycha 3[4] (ritardo causato anche dalla pandemia del Covid-19), il grande progetto poetico “Dipthycha” ideato e avviato nel 2013, giunge al suo quarto volume [e] “Dipthycha” è anche il titolo del progetto, che ho ricavato dall’originale termine latino diptycha (–orum), con contaminazione in chiave moderna e riadattamento del dittico – la tavoletta cerata in uso presso gli antichi Romani per scrivervi con lo stilo – in chiave poetica. Infatti, nel libro, in ogni volume del progetto, la prima poesia di un dittico (o il suo inizio) va posta sempre nella pagina di sinistra, appunto per realizzare una rivisitazione poetica del dittico antico. [E] non posso non ricordare con gratitudine e commozione che dal 2021 [al 2023] il dittico poetico a due voci è stato accolto nella sezione L “Sperimentazioni poetiche e nuovi linguaggi”5 [nella X e XI] edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi”, su proposta dello stesso fondatore e presidente del Premio Lorenzo Spurio.6 [...] Come naturale evoluzione del dittico poetico a due voci, nell’agosto 2016 nasceva il trittico poetico a tre voci, anche su suggerimento degli scrittori Lorenzo Spurio e Luigi Pio Carmina. Tuttavia, in futuro non è mia intenzione individuare, proporre polittici “a più voci”, in quanto, con la triade (tesi-antitesi-sintesi) si realizza la perfetta ‘trittica’ corrispondenza, non è necessario andare oltre, si creerebbe solo una inutile dispersione del flusso poetico. Come per il dittico a due voci, anche per il trittico a tre voci, la prima poesia nel libro (o il suo inizio) va posta nella pagina di sinistra, questa volta per realizzare una rivisitazione poetica del trittico artistico».

 

Ha scritto Michela Zanarella nella prefazione: «Non ci troviamo di fronte ad una classica antologia, bensì a qualcosa di originale che fonde voci e stili diversi, per una prova di scrittura particolare. Il quarto volume prosegue un cammino ben consolidato nel tempo e mantiene la struttura dei libri precedenti. [...] In questo volume il curatore compie un accurato lavoro di mediazione tra i poeti e le loro empatie. Lui stesso è parte integrante della traslazione emotiva letteraria. Essenziale per questa iniziativa è la quotidianità tecnologica, che consente una comunicazione rapida, chiara, precisa. Dal “foglio di vetro impazzito” prendono vita affinità poetiche inaspettate e la parola è in continuo movimento. Ogni autore ha la facoltà di proporsi secondo un proprio stile ed è proprio questa libertà che consente un intreccio funzionante».

 

Scrive infine Antonio Spagnuolo nella postfazione: «Il progetto che Emanuele Marcuccio ha ideato e messo in opera ha una valenza di notevole interesse, vuoi per la corposità del volume che raccoglie ben ventidue autori con numerose poesie, vuoi per l’operazione culturale di alto livello che vede pagina dopo pagina gli accostamenti con lo stesso Emanuele Marcuccio, il quale spende il suo operato con attenzione, e ancora con scrittori storicizzati e amati, esponenti della poesia internazionale selezionata. Un’opera quindi di perspicace plurivocità che abbraccia con sorpresa l’arcobaleno luminoso degli amori, delle passioni, delle illusioni, dei ricordi, degli sperdimenti panici, delle frequentazioni amicali, per una incalzante e melodiosa inquietudine che la sola poesia riesce a suscitare nel lettore. [...] “Dittiche corrispondenze d’Autore” infine è la sezione forse più suggestiva di tutto il volume, un sorprendente guizzo di pagine da centellinare con attenzione per assaporarne in pieno la caratura estetica, non solo, ma anche la mordace e generosa memoria che i poeti accostati riescono a riaccendere nel lettore».

 

In questa non solita opera antologica sono presenti poesie di Emanuele Marcuccio, Silvia Calzolari, Lucia Bonanni, Francesca Luzzio, Daniela Ferraro, Valentina Meloni, Ciro Imperato, Luciano Domenighini, Giorgia Catalano, Grazia Tagliente, Igino Angeletti, Emilia Otello, Lorenzo Spurio, Maria Salvatrice Chiarello, Rosa Maria Chiarello, Anna De Filpo, Giorgia Spurio, Carla Maria Casula, Maria Rita Massetti, Maria Palumbo, Giusi Contrafatto, Anna Scarpetta.

 

 

 

Note

 

1 Emanuele Marcuccio, Esergo a AA.VV., Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche... si intessono su quel foglio di vetro impazzito..., Prefazione di Michela Zanarella, Postfazione di Antonio Spagnuolo, con saggi brevi e quarta di copertina di Lucia Bonanni, TraccePerLaMeta, Busto Arsizio, 2022, pp. 310.

2 D’accordo con tutti gli autori presenti in antologia, si procederà alla devoluzione dell’intero ricavato vendite al Comitato pro-terremotati centro Italia di Ancescao APS. Mentre per i precedenti tre volumi il ricavato vendite è interamente devoluto ad AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla: Dipthycha (Photocity Edizioni, 2013); Dipthycha 2 (TraccePerLaMeta Edizioni, 2015); Dipthycha 3 (PoetiKanten Edizioni, 2016).

3 Il dittico poetico a due voci, teorizzato e definito da Emanuele Marcuccio come, “una composizione di due poesie scritte da due diversi autori, indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica”.

4 AA.VV., Dipthycha 3. Affinità elettive in poesia, su quel foglio di vetro impazzito..., a cura di Emanuele Marcuccio, Prefazione di Michele Miano, Postfazione di Lorenzo Spurio, PoetiKanten Edizioni, Sesto Fiorentino, 2016, pp. 180.

5 Insieme alla “Corto-poesia italiana: Ipseità dell’Io” ideata dai poeti siciliani Antonio Barracato e Dorothea Matranga e alla “Poesia dinanimista” ideata dal poeta campano Zairo Ferrante.

6 Riporto di seguito i canoni distintivi (prevalentemente contenutistici) del dittico poetico a due voci stilati secondo la mia teorizzazione e pubblicati nel bando per la partecipazione alla relativa sottosezione nelle edizioni X e XI del Premio. Presenza di un titolo per ciascuna delle due poesie, rispondenza di un tema comune alle due poesie; ciascuno dei due autori della rispettiva poesia formanti il dittico deve attenersi al proprio modo di fare poesia, senza in alcun modo cercare di imitarsi. La seconda poesia del dittico deve essere in qualche modo un’ideale risposta alla prima attraverso una sorta di continuum per analogie, corrispondenze sonore o emozionali, di significanza, di empatia, di poetica affinità elettiva. Conclusasi la partecipazione alla XI edizione del Premio il 31 dicembre 2022, come da verbale di Giuria, è stato assegnato anche un terzo premio assoluto per la relativa sottosezione ai poeti Eugenio Griffoni e Giulia Bologna.

 

 

 

SCHEDA DEL LIBRO

 

 

TITOLO: Dipthycha 4

SOTTOTITOLO: Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche... si intessono su quel foglio di vetro impazzito...

CURATORE: Emanuele Marcuccio

PREFAZIONE: Michela Zanarella

POSTFAZIONE: Antonio Spagnuolo

Con saggi brevi e quarta di copertina di Lucia Bonanni

Editing Cover Images: Stefano Dalzini

EDITORE: TraccePerLaMeta Edizioni

GENERE: Poesia/Critica Letteraria/Antologie

PAGINE: 310

ANNO: 2022

ISBN: 9791280831064

COSTO: 20 €

 

Info:

info@tracceperlameta.org

marcuccioemanuele90@gmail.com

www.facebook.com/Dipthycha

www.tracceperlameta.org

 

 

 Emanuele Marcuccio (Palermo, 1974) per la poesia ha pubblicato Per una strada (2009); Anima di Poesia (2014); Visione (2016), per l’aforistica Pensieri Minimi e Massime (2012) e per il teatro il dramma epico in versi liberi di ambientazione islandese e medievale Ingólf Arnarson (2017). È redattore delle rubriche di Poesia e Aforismi della rivista di poesia e critica letteraria «Nuova Euterpe». Ha scritto prefazioni a sillogi poetiche e autori esordienti ed emergenti gli hanno rilasciato interviste. È stato ed è membro di giuria in concorsi letterari nazionali e internazionali. È presente in «L’evoluzione delle forme poetiche. La migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio (1990 – 2012)» (2012). È ideatore e curatore del progetto di poesia “Dipthycha”, non solita serie antologica di dittici “a due voci”, del quale sono editi quattro volumi (2013; 2015; 2016; 2022) a scopo benefico. È creatore e curatore del blog “Pro Letteratura e Cultura” e poeta accreditato su “WikiPoesia”.


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