A Stefania e Marco
Nel sole settembrino nell’aria più azzurra
un alito di nuovo un guizzo di freschezza
da tempo non udito.
E voci, voci!
Siete voi ragazzi,
con le mani fra il fitto fogliame
posta la scala a - giusta misura -
e giuggiole, giuggiole a cascata
rincorse dalle vostre risate.
La gioia delle piccole cose
che il cuore ritrova-sobbalza
come al ritorno di un tempo felice.
E tu figlio con altra scala alla pergola
per una mini vendemmia
contando all’indietro
i grappoli dell’infanzia
fino alla tinozza con i piedi nudi
a pigiare, imitando il padre, gli acini odorosi.
Quasi smemorato inebriato
dal profumo buono d’uva
ti ridesti al caro pensiero dei tuoi figli
lui uguale a te di allora
ora raccoglie le giuggiole
sognando di pigiare la tua mitica uva
lei più matura raccolta nello studio
in altre vendemmie di vita.
Si può essere felici ancora
in questa stagione magra
nei gesti settembrini iterati
i più semplici e nativi nei rifiorenti ricordi.
Noi madri, beate
al procedere onesto del tempo.
Un meraviglioso quadro di famiglia patavino della nostra Marisa. La vendemmia delle giuggiole, simile a quella del vino. Oggi giocano I ragazzi con le nocciole scure, riportando indietro il nostro del tempo, lasciando che il fotogramma si fermi sul tempo del loro papà con I piedi a pigiarw nel tino. Il gioco della vita, la sua parabola, mirabilmente narrata da un'artista in perenne simbiosi con la natura. Elbasani sfata le insidie del tempo con l'argine dei ricordi e delle storie lievi. E le sue atmosfere sono silenziose grida
RispondiEliminadi pace!
Maria Rizzi