Nota
al libro
Uno spiraglio d'azzurro
di
Dario Ghezzo
Giulio Dario Ghezzo utilizza, con una cifra stilistica delicata ed intimistica, la natura per ritrattare se stesso. Ed ogni ambito naturale ( veli di rugiada, cuscini d’erba, lune vagabonde, brividi di vento ...) rappresenta un segmento dell’animo dell’autore.
Dal suo linguaggio quindi, allegorico e suggestivo, affiora “uno spiraglio d’azzurro / nella fitta pioggia sottile / che cancella ogni lacrima”.
Il memoriale, il sentimento eracliteo della precarietà dell’esistere (smarrisce il tempo negli sprazzi / di un giorno / come la tempesta / o il lampo / in uno spazio deserto ...) e un senso di spleen (Fiori tra le pietre / sfiorano rughe solcate / dall’ombra del tempo / dove danza la malinconia...) si alternano nell’anima dell’autore a combinare un substrato esistenziale, leit motif di un lirismo coinvolgente.
Nazario Pardini
Nessun commento:
Posta un commento