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domenica 3 luglio 2011

Nota al libro "Uno spiraglio d'azzurro" di Dario Ghezzo

Nota
al libro
Uno spiraglio d'azzurro
di
Dario Ghezzo
  

Giulio Dario Ghezzo utilizza, con una cifra stilistica delicata ed intimistica, la natura per ritrattare se stesso. Ed ogni ambito naturale ( veli di rugiada, cuscini d’erba, lune vagabonde, brividi di vento ...) rappresenta un segmento dell’animo dell’autore.

Dal suo linguaggio quindi, allegorico e suggestivo, affiora “uno spiraglio d’azzurro / nella fitta pioggia sottile / che cancella ogni lacrima”.

Il memoriale, il sentimento eracliteo della precarietà dell’esistere (smarrisce il tempo negli sprazzi / di un giorno / come la tempesta / o il lampo / in uno spazio deserto ...) e un senso di spleen (Fiori tra le pietre / sfiorano rughe solcate / dall’ombra del tempo / dove danza la malinconia...) si alternano nell’anima dell’autore a combinare un substrato esistenziale, leit motif di un lirismo coinvolgente.


Nazario Pardini

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