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domenica 3 luglio 2011

Nota alla Silloge "Segreti" di Maria Teresa Landi

Nota
alla Silloge 
Segreti
di
Maria Teresa Landi



La poesia di Maria Teresa Landi è vita, e il verso ritrae l’essere e l’esistere in quella diacronica evoluzione che è l’esistenza.

E tutto volge a illuminare questo cammino, a renderlo visivo, percepibile, memoriale, e reale. Ed è il profondo attaccamento alla natura, ai suoi ambiti a dare risalto a questo dipanarsi di sentimenti: il sole, le nuvole spesse, i monti puliti, il rosso dei tetti sono tutti elementi di un panismo vissuto, portavoce dell’anima dell’autrice. Le cose si fanno veste, colore, involucro di brandelli d’anima tendenti a declinarsi metaforicamente in voci e silenzi, in albe e tramonti. Così la stella, il mare, il battello, la prua non sono altro che concretizzazioni allegoriche di un sentire che si offre in maniera ora nascosta ora diretta alla sensibilità del lettore.

Ne emergono riflessioni spontanee, rafforzate da una moderna versificazione, sulle vicissitudini umane, non senza vibrazioni d’inquietudine esistenziale sulla sorte del vivere: [“/ ... / il tempo scorre veloce / nel bene e nel male / e lascia allo sguardo / deluso dall’oggi / l’agro ricordo / di giorni lontani”].


Nazario Pardini
25/settembre/2008

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