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giovedì 15 novembre 2012

A. M. Cardillo "Tu che leggi i miei versi"


TU CHE LEGGI I MIEI VERSI…

Nascosta
fra spire di parole avvolte
e ritmiche cadenze musicali,
davanti a te, che leggi
ciò che scrivo
perduta nel mio buio,
di rigo in rigo
mi spoglio fino all’anima
e tu, lontano e sconosciuto,
penetri di me
ogni riso e ogni lacrima.
Come canali di liquida memoria
solchi le mie rughe ad una ad una
con la chiglia tagliente dei tuoi occhi,
mentre segretamente sgrani
le mie notti e i miei giorni
finalmente evasi
dalle grate incrociate
dello spazio e del tempo,
che solo il non sapermi
libera dall’effimero inganno
della materia e della forma.

Senza maschera alcuna,
in quel che sono percorrimi
e in quello che vorrei,
finchè, giunto alla fine dei miei versi,
odiami o amami
tu solamente che lo puoi
avendo camminato insieme a me
della mia vita  solamente il vero.

Anna Maria Cardillo

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