Daniela Raimondi è stata inserita nell'Antologia 100 THOSAUND POETS FOR CHANGE
Cantava
la città sotto il cielo di luglio
nel
primo anno del nuovo millennio,
danzava,
rideva nel sole, e ancora
là
in fondo brillava ignaro il suo mare.
Al
telegiornale dellʼuna
un
bambino eccitato tra la folla cercava
il
berretto operaio del padre,
operaio
in mezzo a studenti
ragazzi,
precari, credenti
e
ogni fede e speranza
si
intrecciava a intrecciate bandiere.
Un
mondo che nuovo si affacciava sul mondo.
Ma
poi accadde qualcosa,
la
città esplose coi fiori
e
quel sole di luglio, il primo anno
del
nuovo millennio
fu
solo lʼalba di unʼetà ancor più buia,
una
storia già scritta,
di
quando i canti si gelano in gola,
di
quando il mare se ne fugge lontano.
-
Bisognava però difendere la piazza,
quei
fiori, proteggerli,
far
loro da scudo! Si disse.
Ma
chi poteva allora saperlo
che
globalizzare pace, giustizia, lavoro
sarebbe
stato allestire per bene la scena,
la
vergognosa prova generale
di
legale macelleria sociale.
REPRIMERE,
CARICARE, CONFONDERE!
ORDINE,
POLIZIA, SICUREZZA!
Perché
ai suoi funerali la democrazia non viene invitata!
Perché
i buoni e i cattivi furono divisi, schedati,
se
non che i cattivi erano i buoni di prima
se
non che qualcuno masticava preghiere,
qualcuno
fuggiva laggiù verso il mare.
Qualche
altro pisciava su quei marciapiedi,
non
credeva ai suoi occhi, a quel fumo
ai
calzoni e magliette bruciate, ai bastoni,
non
credeva al sangue di lì a poco versato.
Scendevano
lacrime inaspettate dagli occhi
quando
si vide rinascer la Bestia
con
il nome di sempre: POTERE.
Il
potere che mangia la vita,
fioritura
di sangue, carnivora bestia.
Così
anche un ragazzo sbocciò
come
un fiore, un acerbo diamante,
sbocciò
come fosse stagione.
Il
telegiornale alle 3 registrava ora solo
unʼimpronta, lʼombra scura del sole.
Della
folla il riso si spense in moviola
e
scesero oscure sporche parole.
Una
madre distraeva il bambino eccitato
che
osservava quella festa un poʼ strana:
-
Cosʼè tutto quel fumo e perché quelle urla
non
mi sembrano, mamma, canzoni...
Ci
si prese tra le mani la testa.
-
Non è vero, non può essere vero!
Fu
spezzato un bel sogno
e
sprecata una grande occasione.
Il
silenzio di colpo calò,
come
sempre restarono colpe
e nessuno
che avrebbe pagato.
Si
passò nuovamente dalla parte del torto,
si
tornò a coltivare il proprio giardino
seppellendoci
dentro sogni, ossa e badili.
E
davvero quella volta fu chiaro
che
niente, più niente
sarebbe
stato mai più come prima.
Valeria
Raimondi
Valeria
Raimondi (Brescia) contribuisce alla
costituzione nel 2010 del Movimento Dal Sottosuolo
di Montichiari. Promuove letture poetiche,
microfoni aperti, poesia a strappo.
Collabora
con blog e siti letterari, realizza progetti
artistici che hanno come soggetto lʼassociazionismo femminile, lʼintercultura, i diritti
e lʼambiente. Nel
2011 la prima silloge poetica
IO NO (ex-io) (Thauma Edizioni). Nel maggio
2013 presenta SCONFINA(te)MENTI FESTIVAL
ARTISTICO INTERNAZIONALISTA (iniziativa
100 thousand poets for change).
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