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giovedì 5 dicembre 2013

M. GRAZIA FERRARIS: MASTERPIECE E SCRITTURA



Masterpiece e Scrittura.

     Maria Grazia Ferraris




È  facile capire come, in un’epoca editoriale in cui  lo scrittore e la scrittura tendano ad apparire sovrapponibili, anzi sovrapposti, in cui si scrive molto, ma si legge poco, una invenzione televisiva come Masterpiece  (come X factor prende cantanti e Masterchef cuochi, Masterpiece  centomila copie reclamizzate come sapone), sia importante per la  promozione del libro, anzi ne anticipa la promozione, decreta per la letteratura la verità di qualsiasi sana campagna commerciale, l’analisi di mercato prima del piazzamento del prodotto stesso….: constatazione malinconica senza polemiche.
Ma la  scrittura è altra cosa. E devi  leggerlo – il libro, l’articolo, la poesia,  il racconto…- che è poi la peculiarità della scrittura,- per giudicarlo: LEGGERE.
Nel  mercato virtuale statunitense e in quello anglosassone in genere, il mercato televisivo va molto bene e addirittura si superano le vendite cartacee. L’editore risparmia carta, magazzino, promozione e distribuzione e il lettore denari e tanto spazio in casa, …eppure non eccita né l’uno né l’altro: se leggere un libro di carta annoia, lo farà anche su video o assistendo alla gara del  giudizio universale televisivo.
La scrittura, il genere racconto, dato per morto e resuscitato più di una volta, sarà destinato davvero a farsi innocua distrazione, incapace di parlare all’epoca presente con voce piena per darne una lettura incisiva contro una emozione immediata, viscerale?. Io credo possa vivere con l’intelligenza, i mezzi, le emozioni proprie.
E allora torniamo alla lettura, da due esempi appena proposti: quello di Il fascino della memoria-  l’antologia dal "fascino" particolare, ultima fatica di  Rina Gambini, ben nota ai seguaci del blog , sia per i suoi interventi  che per l’organizzazione di concorsi letterari. “dall’ intrigante l'argomento, che potrebbe sembrare abusato. Una miscellanea: di testi vari e diversi per temi trattati e per forme letterarie (poesie e racconti), di autori, contemporanei e classici, che favorisce un'altalenare della mente atta a stimolare la curiosità e, quindi, la lettura.” (Ester Cecere, sul blog di novembre) e alla rivista Il Porticciolo.
È appena uscito infatti  il terzo numero 2013 de il Porticciolo, la rivista ormai storica di cultura, informazione arte e società, diretto dalla attivissima Rina Gambini. Con questo suo  nome diminutivo, affettuoso ed elegante,  pure si impone, visto che ha raggiunto il 15° numero, ed  acquista via via di vivacità ed interesse nel tempo, aumentando il numero dei suoi lettori.
 L’indice di quest’ultimo numero informa sui campi estesi di interesse ed intervento, sugli autori, sui curatori delle varie sezioni, passando da articoli di arte (del Novecento e di arte araba, scritti da Mirella Romagnoli e Hafer Haidar), a quelli di attualità sociale, ( M.Grazia Vacchina, Elena Ponzetti) fino agli interventi scientifici,  speleologia, vita e cosmo ( Carlo Alfieri, Orietta Palma Notari), per chiudere con riflessioni sul nostro patrimonio artistico e sui luoghi dimenticati o messi in ombra dal turismo di massa, come il Gran Benaco o San Pietro in grado ( E. Borrelli, R.Gambini).
La parte che più esercita il mio interesse è nondimeno quella dedicata alla letteratura, con originali interventi. Ad esempio presenta una rilettura della nostra storia letteraria seguendo l’evolversi del sonetto, (curata  da F. Favaro), inediti di D’Annunzio (R.Gambini) o, approfondendo il nostro Novecento, riprende l’itinerario poetico di un autore significativo ed illuminante come Clemente Rebora (Elio Andriuoli),  la rivisitazione di due poetesse contemporanee come Daria Menicanti, a lungo trascurata,  e Lalla Romano, sicuramente più nota come romanziera che come poetessa,  che io stessa ho curato.
Chi sfoglierà la rivista, che viene regalata a chi si iscrive alla Associazione de Il Porticciolo, troverà altre interessanti chicche che rendono l’itinerario di lettura sempre più intrigante e appassionante.
Fra tutte, quelle a cavallo tra letteratura- sociologia-filosofia, che ci introducono nel tema della letteratura dell’ emigrazione (anche linguistica) e sul tema eterno della bellezza.

                                                   M.Grazia Ferraris




2 commenti:

  1. Scusate,ma ieri avevo inserito un commento,circa l'autenticità dell'articolo di M.G. Ferraris.,in quanto mi sembrava più una forma sottile di pubblicità.Chiedevo se essa era veramente l'autrice,ma noto che oltre che a non aver ricevuto risposta,lo stesso è stato rimosso dai commenti.Volevo sapere come mai?Saluti

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    1. Carissimo/a, intanto la ringraziamo per la sua collaborazione; ma non accettiamo commenti anonimi. Quindi consigliamo di ripetere lo scritto con tanto di nome e cognome.

      Un caro saluto.
      Il comitato blog Alla volta di Lèucade blog

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