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giovedì 27 febbraio 2014

UMBERTO VICARETTI SU: "LETTURA DI TESTI DI AUTORI...", DI N. PARDINI


Nazario Pardini: Lettura di testi di autori contemporanei
The Writer Edizioni. Milano Pp. 776


A voler dare anche solo una rapida scorsa a quest’ultima fatica letteraria di Nazario Pardini, non può sfuggire al lettore la sorprendente, felice facilità con cui egli entra nel mondo poetico-culturale degli autori (e in questa ponderosa “Lettura di Testi di Autori Contemporanei” essi sono una miriade!...) a cui è toccato il privilegio di imbattersi nella sua penna di critico (e poeta, scrittore, saggista) straordinariamente versatile, profondo, appassionato. Se poi si entra nel dettaglio dell’opera e si tenta una lettura dei testi più rigorosa e consequenziale, ci si rende conto che ogni pagina può tranquillamente costituire un punto di partenza, che ogni recensione, ogni saggio, intervista, nota critica, può rappresentare il bandolo di una matassa che, dipanandosi agevolmente, ci accompagna per mano come un miracoloso filo di Arianna, consegnandoci alle diverse pagine senza soluzione di continuità, senza scarti né divaricazioni. Solo che, mentre nel mitico labirinto di Dedalo Teseo seguiva il filo per riguadagnare la salvezza, nel suggestivo labirinto di Nazario Pardini il lettore individua la salvezza nel labirinto stesso: è lì la luce, lì sono le molteplici vie di fuga, lì si avvera il miracolo della salvezza. 
E in quel felice groviglio di voci e suoni, di timbri e di fonemi, di seducenti variazioni semantiche e suasive alternanze di ritmi e di stilemi, il lettore si lascia docilmente guidare, come ammaliato, seguendo un itinerario che di volta in volta lo cattura e lo coinvolge. Sì, perché ogni volta Nazario Pardini ci conduce con mano sicura, scava e indaga con amorevole premura nel mondo poetico e sentimentale dei poeti e degli scrittori, fino a disvelarci quegli aspetti di loro che, pur appartenendo a schemi e orizzonti del tutto personali, rappresentano tuttavia l’insospettabile punto di comunione con la nostra visione del mondo e della vita: è quello il miracolo, la scoperta di quell’arcano sentimento che, come un fiume carsico, collega le vie segrete dell’anima, sentimento che Nazario Pardini fa risalire in superficie per mostrarci le corrispondenze che accomunano la “strana” (e bella!) gente che ama la poesia e il fascino della parola.
Mi piace pensare a questa ponderosa “Summa” come a una straordinaria Arca di Noè, condotta da quel patriarca premuroso, impareggiabile capitano di lungo corso, qual è appunto Nazario Pardini, persuaso a portare in salvo e a preservare dagli scogli del tempo una ciurma di visionari, testardi seminatori di parole. 
Si tratta di un libro, tra l’altro, arricchito dalla preziosa prefazione di Pasquale Balestriere, autorevolissima e colta voce di poeta e di critico, inconfondibile per stile, per profondità di esegesi e visione. Un prodotto editoriale, insomma, da tenere non solo in bella mostra nella biblioteca familiare, ma addirittura da riporre sotto il cuscino e da impugnare, se necessario, come una pistola, così da esorcizzare, all’occorrenza, gl’incubi e dare nuova linfa ai sogni. 
Da sottolineare, infine, che quella di “The Writer Editions” è una pubblicazione dall’ammiccante veste grafica, con una copertina armoniosamente attraente, e dall’impaginazione netta e luminosa che invita alla lettura.

                                                     Umberto Vicaretti

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