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domenica 16 marzo 2014

MAURIZIO SOLDINI: "INEDITO"

IL SORDINO
DI MAURIZIO SOLDINI


      Una lirica, Il sordino, di forte impatto sul piano emozionale.
      L’assenza viene parzialmente colmata da quel “richiamo” che evoca antichi ricordi (“Mi manca quel sordino, che avverto / ormai soltanto fioco e diradato / solo se stralcia e tuona la memoria”).
      Lo spleen ha spesso il sopravvento ma ciò non toglie che l’eco di quell’invito a ritirarsi sia ancora nell’aria. Ne danno testimonianza alcuni versi che mi sembrano rivelativi di un sogno che - almeno sulla pagina poetica - non vuole spegnersi.
      Così, l’incipit: “Era il richiamo per dire che ci siamo”, anche adesso che “i tordi” scelgono altre strade per le loro migrazioni.
      Ma la migrazione più importante è quella dell’anima che si affida al canto per raggiungere terre inesplorate, per dire ai tordi “fate presto e andiamo”.
      Una piccola glossa dal punto di vista formale: la divisione in terzine che - quasi onopatopeicamente - rende l’idea del pianto, del suo irrefrenabile singulto.


                           Sandro Angelucci  


UNA POESIA INEDITA DI MAURIZIO SOLDINI





Maurizio Soldini in una foto di Dino Ignani, http://www.flickr.com/photos/dinoignani/10054980025/



IL SORDINO

                        a mia madre, Elena
                                  a mio padre, Sergio
                                    cacciatori di sogni

Era il richiamo per dire ci siamo,
forse dal tempo in cui brillava
la scia della sortita d'un amore.

Eravate nella strada della vita
che trasforma in cacciatori di sogni
e lo inventaste inconsapevoli.

Per fare da richiamo alla presenza,
che volevate trattenere nella via
sotto la casa dell'impermanenza.

Ancora lo sento, capita ancora,
nonostante i tordi siano migrati,
ma se mi giro trovo solo ombre.

Fantasmi di realtà volata via
nell' impeto improvviso, una folata,
un vento, che interruppe i sogni.

I vostri, mentre i miei continuano
dal sottobosco a illuminarsi ancora
quando m'affaccio alla radura.

Come i vostri occhi sul balcone,
alle finestre, dietro una fontana,
chiamati incontro ad un destino.

Mi manca quel sordino, che avverto
ormai soltanto fioco e diradato
solo se scalcia e tuona la memoria.

Era per me il segnale della chiama
alla fine della giornata dedicata
ai giochi sempre fatti nella strada.

Adesso che vorrei sentire il segno
della ritirata, allora detestata,
mi torcerei le idee per tornare indietro.

Vorrei sentire ancora quel sordino
che ci raduni tutti in un richiamo
e dica ai tordi fate presto e andiamo.


Maurizio Soldini
Roma, 14 marzo 2014



Maurizio Soldini è nato nel 1959 a Roma, dove vive e lavora.
Medico, filosofo e poeta, insegna Bioetica e svolge l'attività di clinico medico presso la “Sapienza” Università di Roma.
Ha all'attivo numerosi interventi, articoli e saggi anche su riviste internazionali.  
Collabora con Riviste e quotidiani, in particolare ha collaborato come editorialista con il quotidiano Il Messaggero e ha collaborato e tutt'ora collabora con le pagine culturali oltre che come editorialista con il quotidiano Avvenire.
 
Ha pubblicato diverse monografie tra cui: La bioetica e l’anziano (ISB, 1999), Argomenti di Bioetica (Armando, 1999 e 20022), Bioetica della vita nascente (CIC, 2001), Filosofia e medicina. Per una filosofia pratica della medicina (Armando, 2006), Wittgenstein e il libro blu (Mattioli 1885, 2009), Il linguaggio letterario della bioetica (Libreria Editrice Vaticana, 2012), Hume e la bioetica (Mimesis Edizioni, 2012).

Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Frammenti di un corpo e di un'anima (Aracne, 2006), In controluce (LietoColle, 2009), Uomo. Poemetto di bioetica (LietoColle, 2010), La porta sul mondo (Giuliano Ladolfi Editore, 2011) e Solo per lei. Effemeridi baciate dal sole (LietoColle, 2013).
È presente, inoltre, in diverse antologie poetiche. Numerosi anche suoi interventi di critica letteraria.

Si sono occupati della sua poesia tra gli altri: Raffaele Aggujaro, Sandro Angelucci, Pasquale Balestriere, Giorgio Barberi Squarotti, Franco Campegiani, Franco Caporossi, Giovanni Caso, Carmine Chiodo, Giuseppe Conte, Salvatore Contessini, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi, Rosaria Di Donato, Riccardo Duranti, Cristiana Freni, Emerico Giachery, Marco Godio, Giovanni Guanti, Giuliano Ladolfi, Maria Lanciotti, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffia, Roberto Maggiani, Valerio Magrelli, Salvatore Martino, Cinzia Marulli Ramadori, Enrico Mattoccia, Eugenio Montale, Roberto Mussapi, Eugenio Nastasi, Nazario Pardini, Plinio Perilli, Alberto Pucciarelli, Maria Pia Quintavalla, Roberto Raieli, Merys Rizzo, Paolo Ruffilli, Antonio Spagnuolo, Antonietta Tiberia, Stefano Verdino, Giuseppe Vetromile, Marcello Vitale.



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