Maria Grazia Ferraris collaboratrice di Lèucade |
A CURA DI MARIA GRAZIA FERRARIS
COLLABORATRICE DI LEUCADE
S. Quasimodo all’esame di
maturità 2014
Ride
la gazza, nera sugli aranci.
Forse è un segno vero della
vita:
intorno a me fanciulli con
leggeri
moti del capo danzano in un
gioco
di cadenze e di voci lungo il
prato
della chiesa. Pietà della
sera, ombre
riaccese sopra l’erba così
verde,
bellissime nel fuoco della
luna!
Memoria vi concede breve
sonno:
ora, destatevi. Ecco, scroscia
il pozzo
per la prima marea. Questa è
l’ora:
non più mia, arsi, remoti
simulacri.
spingi la luna dove nudi
dormono
fanciulli, forza il puledro
sui campi
umidi d’orme di cavalle, apri
il mare, alza le nuvole dagli
alberi:
già l’airone s’avanza verso
l’acqua
e fiuta lento il fango tra le
spine,
Ed è
subito la sera, la raccolta, la Sicilia protagonista della
poesia di S.Quasimodo, proposto all’esame di maturità 2014. Una scelta fuori
dal comune. Un Quasimodo fuori dagli schemi interpretativi più comuni.
La nostalgia della terra
natale, mitizzata, il paradiso perduto di suoni e di colori in un paesaggio che
sfida il tempo Una visione che è sogno e sembra trasformarsi in realtà. Anche
le ombre sembrano generosamente, in modo caritatevole, trasformarsi in memoria,
in sembianze di antichi compagni di gioco…
Si alza la marea alla luce
della luna che sorge e l’ora d’ incanto si perde. Infanzia e giochi lontani.
La Sicilia protagonista del
ricordo: il profumo dei fiori d’arancio, il sonno all’aperto dei ragazzi, come
gli antichi, lo spumeggiare del mare, gli aironi che avanzano a passi lenti in
cerca del ristoro dell’acqua e della preda e la gazza dal mantello nero sembra,
col suo verso ironico ridere tra gli
aranci.
Parole di grande evocazione,
linguaggio di grande purezza e raffinatezza, endecasillabi liricamente intensi,
dalla voce di un poeta inconfondibile.
Maria Grazia Ferraris
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