Salvo D'Acquisto |
Il 23 settembre 1943 (seconda guerra mondiale) dopo l’esplosione accidentale di
una bomba a mano, furono eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone
scelte a caso fra gli abitanti della zona. Lo stesso D'Acquisto fu forzatamente
prelevato dalla caserma da parte di una squadra armata di SS, e fu condotto
nella piazza principale di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu
tenuto un sommario "interrogatorio", nel corso del quale tutti gli
ostaggi si dichiararono ovviamente innocenti. Salvo D'Acquisto si era autoaccusato del presunto
attentato, addossandosi la sola responsabilità dell'accaduto e chiese
l'immediata liberazione dei rastrellati. I 22 prigionieri furono lasciati
liberi e immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale
italiano già dentro alla fossa, dinanzi al plotone d'esecuzione. Un testimone fece
in tempo però, mentre correva, a sentire il grido "Viva l'Italia"
lanciato dal carabiniere, seguito subito dopo dalla scarica di un'arma
automatica che portava a termine l'esecuzione. Il comportamento del militare
aveva colpito le stesse SS, che il giorno dopo, secondo quanto riferito da
testimonianze, riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe.
Impassibile anche di fronte alla morte." Salvo D'Acquisto fu fucilato
all'età di nemmeno 23 anni. Le sue spoglie sono conservate nella prima cappella
sulla sinistra, adiacente all'ingresso, della Basilica di Santa Chiara di
Napoli.
Loretta Stefoni non è solita comporre le
sue liriche in metrica, ma di tanto in tanto si diletta con versi senari,
posiuole; però, per la prima volta, si è
cimentata a verseggiare in ottonari con il fine ultimo di dare lustro alla
figura di Salvo D'Acquisto; ebbene, la bella e intensa lirica creata, partecipante alla 1^ edizione del Premio Letterario
Internazionale Salvo D'Acquisto (la cui premiazione si svolgerà a Pescara il 19
ottobre p.v.), ha ottenuto il terzo posto.
Comunque il verso libero è quello che sente più consono a dare voce alle
sue emozioni, del resto, i tanti successi ottenuti, che non stiamo certo ad
elencare, ne sono una conferma. Questa la poesia:
Alla
pietra la memoria
Tra giunchiglie e tamerici
… alla pietra la memoria.
Una stele porta inciso
solo il nome di colui
che d'alloro cinse il capo.
Gesto eroico senza tempo
che, ancor oggi, come allora,
bagna il ciglio e muove il petto
e di madre cela il pianto.
Il baratto della vita,
la follia di quella guerra
con l’agnello da immolare
sull’altare della Patria
per mattanza d’innocenti.
E nel volo assai tranquillo
di rondoni e gabbianelle
s’è smorzato il fiero sguardo
di quel giovane in divisa
che decoro fece e onore
al vessillo tricolore;
un singhiozzo ed un respiro
per la terra sacrosanta
ed un ultimo suo grido:
“Lascia libera l’Italia!”
Loretta
Stefoni
Appena ieri il ricordo è andato al giovane Vice Brigadiere dell'Arma dei Carabinieri Salvo D'Acquisto che, con il suo eroico sascrificio, ha reso onore e gloria alla Patria. Oggi, questo riconoscimento alla mia poesia nel concorso indetto dall'Ambasciata Culturale Universum Italia, in occasione del duecentesimo anniversario dell'Arma dei Carabinieri, proprio per rendere omaggio alla sua figura, mi rende particolarmente felice. Grazie all'esimio Prof. Pardini per avermi concesso questo spazio... sempre gentile e generoso, al fianco di chi ama il bel verso.
RispondiEliminaSalvo D'Acquisto era napoletano. Un grande cuore napoletano. Una vita donata agli altri, a ventidue altri. Ventitré anni e un eroismo senza fine.
RispondiEliminaSalvo D'Acquisto merita onore e fervida memoria. E il canto dei poeti.
Pasquale Balestriere
Sì, Salvo D'Acquisto era un meridionale, un vice brigadiere che compreso che i tedeschi avrebbero ucciso tutti i prigionieri, per salvare 22 innocenti si accusò del preteso attentato. D'Acquisto fu fucilato sul posto. I civili vennero tutti rilasciati. Questa la motivazione della Medaglia d'Oro al VM. Mi chiedo spesso queste medaglie quanto conforto diano alle famiglie. Quanto sia possibile rendere un gesto di altruismo, d'amore, spesso di incoscienza... un tricolore sulla bara, una cerimonia d'onore e una medaglia al valore... Della lirica della cara Loretta mi hanno trafitto i primi due versi: " Tra giunchiglie e tamerici /… alla pietra la memoria." Credo simbolizzino il silenzio del mondo di fronte a un atto di barbarie. Potrebbe essere lirica in se stessa, dal sapore ungarettiano...
RispondiEliminaRingrazio altresì il caro Balestriere, che in ogni occasione fa rifarimento alla napoletanità... al nostro 'grembo'...
Maria Rizzi
Cara Maria, lapidaria ed incisiva... hai colto l'essenza della mia poesia. Grazie del commento, un abbraccio...
EliminaLoretta
Ciao Loretta, profonda e emozionante poesia su questo eroe ITALIANO
RispondiEliminaun caro saluto Tiziano
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EliminaGrazie Tiziano di avermi reso partecipe di questa tua emozione.
RispondiEliminaUn abbraccio...
Loretta