“A cielo aperto”, “Immagini e sensazioni”,
“E’ pesante il gioco”: tre significative poesie di Sandra Carresi. L’autrice
non lascia molto spazio a giri di parole, ma cerca il centro di obiettivi
precisi, con versi stringenti. Crea paesaggi ed immagini senza sbavature, senza
orpelli, non contorni o descrizioni esteriori, ma quadri ricchi di significati
e di significanti, stringente permanenza di legami d’anima per tracciare
confini e mete con “giornate di pioggia/uggiosa, battente e ghiaccia”, immagini
di un “cielo bianco/aperto a ...braccia scheletriche/riposo di un merlo
bagnato”, per puntare alla stoltezza “dell’uomo, che senza rispetto/ha
modificato/quello che forse era perfetto”. Così nel sogno, quando col “vento
...ostile,/si sente “spinta alla bassa marea”, con “il mare” che “sta bagnando
la roccia”, rimane “incastrata”, “salva per metà”. Infine “il gioco si fa
pesante”: quasi scompaiono le immagini ed il pensiero dell’autrice va dritto
alla condanna, quando “falso è il gioco/nel vano tentativo/di un comportamento
ingenuo”. Né può essere accettato un “misero patteggiamento”. L’autrice sa dove
mirare. I versi si fanno più secchi e più stringenti, quando il gioco va oltre
i confini, quando “E’ pesante.../e non è/più un gioco”. Inappellabile condanna
per tutto ciò che travalica il senso del limite e del lecito, in un crescendo
incalzante. Sandra Carresi, alla fine, ci consegna versi chiari come lampi.
Forti come schiocchi di frusta.
Umberto Cerio
A cielo aperto
Grida
il cielo la sua bellezza austera
anche
in giornate di pioggia
uggiosa,
battente e ghiaccia
di
quest’ultimo di Gennaio.
Non
muta il fascino questa umidità
avvolta
in un cielo bianco
aperto
a quelle braccia scheletrite
riposo
di un merlo bagnato.
Pericolosità
di allagamenti,
fogne che non ricevono,
traffico
impazzito,
messaggi
di rabbia, rivolta e minaccia.
Mutamenti
del tempo…,
dell’uomo,
che senza rispetto
ha
modificato
quello
che forse, era perfetto.
A volte scricchiolano...
Le
cose di casa
a
volte scricchiolano…
raccontano
delle mani
che le
hanno toccate,
del
presente, a volte,
indifferente,
del
passato,
un
tempo lontano dove tutto
scorreva
lento, pacato,
niente
veniva buttato,
ma,
conservato e tramandato.
Oggetti
che hanno un’anima,
un
loro linguaggio per dire
-
ancora ci siamo,
-
vediamo e conserviamo,
-
ti ascoltiamo e se vuoi…
-
raccontiamo anche a te -
Transito
Transito
di lodi, gratificazioni
e
chiacchiere nel nulla
in una
giornata piovosa
ma,
ancora persa nel verde
di
fine estate.
Transito
di parole
perdute
nell’amarezza
di
fili spezzati
fatti
da nodi intrecciati
in
quel passaggio
dove i
sorrisi sono
obbligatori
mentre
l’amarezza
getta
la maschera appena
la
lode è scomparsa.
Transito
di vita
riportare
dal deserto
l’entusiasmo
scomparso.
E’ pesante il gioco
E’
pesante il gioco
uomo, nel confondere
la
donna bambina.
E’
falso il gioco
nel
vano tentativo
di un
comportamento ingenuo.
E’
patetico
il
gioco impaurito e pentito
nel
suo misero patteggiamento.
E’
pesante…
e non
è
un
gioco
Immagini e Sesazioni
Quel
vento mi è ostile,
mi
spinge indietro,
mi
trasporta su una roccia.
Adesso
c’è la bassa marea,
ma,
non potrò restare
all’asciutto
a lungo.
Poi,
di colpo il vento
si alza di nuovo,
è
gentile ma, gelido.
Il
mare sta bagnando la roccia,
rimango
incastrata, sono salva per metà,
poi,
l’alba riporta la realtà.
Sandra Carresi
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