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lunedì 9 febbraio 2015

PAOLO BASSANI: "CAPRIGLIOLA"


IL BORGO MEDIEVALE
DI CAPRIGLIOLA





Questo il titolo della manifestazione promossa dal Learning Center dell’Università Unicusano a La Spezia.
L’incontro in programma alle ore 17 del 13 febbraio prossimo intende onorare il medievale borgo di Caprigliola attraverso le opere di quattro artisti legati al paese: brani musicali di Roberto Martinelli e poesie di  Paolo Bassani, Daniela Cocchi, Egizia Malatesta.
La manifestazione sarà introdotta da un profilo dedicato all’antico borgo qui riportato:

Caprigliola si trova su di un'altura, a ridosso del fondovalle della Magra, a dominio delle vie dei commerci che risalivano la vallata e si spingevano ai porti di Luni e a Bocca di Magra.  L’origine stessa del nome  attinge alla posizione stessa del paese che risulta quasi “abbarbicato” sulla collina come un “capretto”. Ecco quindi il riferimento alla derivazione dal termine latino “capreolus”, ma anche, con lo stesso termine, l’accezione all’altro significato di edilizia militare che significa “contrafforte, sostegno, puntello”. Ciò detto, le prime notizie certe ed ufficiali sul "castrum Caprigliola" risalgono al XII secolo. In particolare risulta che nel 1185 Caprigliola fu concessa in feudo da Federico I Barbarossa ai Vescovi Conti di Luni nella persona di Pietro vescovo. Successivamente, nella seconda metà del secolo, il borgo, che era già centro fortificato cinto di mura e residenza estiva dei Vescovi di Luni con il palazzo di cui restano tracce murate e l'elegante torre cilindrica ancora integra, fu ulteriormente rafforzato dall’intervento strutturale ordinato del famoso vescovo Enrico da  Fucecchio. Il complesso vescovile, che occupava la parte alta del colle, è oggi affiancato dall'imponente mole della chiesa settecentesca di San Nicolò, la cui costruzione, con tutta probabilità, ha inglobato il primitivo nucleo castrense. Nel 1401, Caprigliola, Albiano e Stadano si diedero a Firenze. Nel 1556 i Fiorentini, per ordine di Cosimo di Medici, dotarono il borgo di mura fortificate, a conferma del ruolo strategico che gli assegnavano. Le maestose mura sono ben conservate e nel borgo si trovano la porta del XV secolo, stemmi medicei, maestà di marmo e ricchi portali. Una caratteristica propria delle mura ciclopiche è proprio lo sviluppo che, visibile in pianta e in proiezione satellitare, evidenzia la forma di una stella cometa protesa sulla valle della Magra ad indicarne la centralità e l’importanza. Ora, se è vero che “militarmente” una costruzione di cinta muraria difensiva costruita con punte e rientranze offre uno sviluppo maggiore ed una direzionalità multiforme per bocche da fuoco o comunque per avamposti di difesa e di controllo sulla valle e sul territorio circostante, è pur vero che rimane una costruzione suggestiva e non comune, e che non appare alla visione frontale con cui il paese nella sua distensione si presenta. Di grande rilievo anche, dal punto di vista folcloristico e paesaggistico, la grande luminaria con cui il paese festeggia la patrona “Madonna del Buon Consiglio” ogni seconda domenica di Settembre che, data la disposizione geografica ed estensione orografica del paese, lo trasforma in una grande nave illuminata a festa e stagliata nel buio, pronta a salpare verso l’infinito.




ALLA MIA PATRIA
    (a Caprigliola)

La mia patria è qui
in questa terra
aperta sulla valle
nel verde di pini
   d'olivi
      e di castagni;
qui dove a giugno
immense macchie di ginestre
s'accendono di sole
e lontani profumi
il vento leggero
   del meriggio
      esala;
qui dove ancora
il cuculo scandisce
e alterna il suo richiamo
a lunghe pause di silenzi.
La mia patria è qui
tra questa gente antica
ormai sempre più rada
semplice nei gesti
e nobile nel cuore
   gente indomita
      tenace
alla terra legata
   e alla parola:
umile gente
   dignitosa.
La mia patria è qui
dove libertà e legge
 non hanno bisogno di custodi
perché sono parte dell'uomo
   della terra;
qui dove le case
non hanno cancelli
reti o muri intorno
ma l'uscio sempre aperto;
dove il nascere
   il vivere
      il morire d'ognuno
è per tutti
   un grande evento.

                      Paolo Bassani



CAPRIGLIOLA

Passato l’arco
e l’emozione del passato
riaffiora.
La piazza subito dopo
accoglie
le grida, le voci,
i discorsi
anche di chi non c’è più.
Il vecchio platano
scompiglia i miei capelli,
teneramente.
Ogni foglia, rumoreggiando,
si allontana
in un curioso
gioco di bimbi.
E poi la luce…
divertita rincorre
le ombre dei borghi
e su per le scale
ripide verso il cielo
dove lo sguardo
si ferma
e riposa sui tetti,
uno accanto all’altro
abbracciati:
come innamorati
verso la vallata
attendono il tramonto.

                        Daniela Cocchi


Memorie  d’ Estate

Davanti all’arancia del sole
che al tramonto si lascia guardare
inghiottita da un mare corallo,
si distende lo sguardo e percorre l’azzurro
che cerca riposo tra i monti.
Filigrane di perle e d’ambra dorata
tremano sulla pelle dell’acqua, onde leggere
e piccoli frammenti di vita
vanno e vengono.

Memorie d’Estate
vissute all’ombra delle case strette
e dei borghi,
su terrazze di tetti e davanzali
spalancati al volo delle rondini
dove graffi di luce
disegnavano ombre sui sassi
e sui muri, tra  nidi di polvere
e parietarie in fiore…
Ma noi avevamo
scalinate di sole negli occhi
e filastrocche scalze s’intrecciavano
al salto della corda
tra bandiere di lenzuola al vento,
e la sera erano cieli di trifogli
i nostri cieli, grappoli di stelle le lucciole
catturate per gioco in un bicchiere.
Poi l’onda chiara degli olivi
s’infrangeva lenta ai fianchi della nave
e sotto i lampioni le voci antiche
spargevano semi di memorie.
La quiete dei borghi respirava
l’odore della notte
e scintillavano i sogni
all’incedere lento
dell’ostia bianca della luna.

Sul velluto sabbioso della riva
il ritorno dell’onda ricama incessante
memorie d’Estate, tenere e fragili
come quel poco che resta
della spuma di mare tra le dita.

                             Egizia Malatesta




          


2 commenti:

  1. Ringrazio Bassani per questo post che mi ha fatto rivivere ricordi indelebili nella memoria. Sono stato a Caprigliola in compagnia della cara amica Egizia Malatesta e di suo marito Carlo: è un borgo fuori dal tempo, nel quale si respira ancora "un'aria pulita", e non solo concretamente...
    Auguro agli amici - e sono sicuro che non potrà essere altrimenti - la migliore riuscita della manifestazione.
    Cari saluti da

    Sandro Angelucci

    RispondiElimina
  2. Per chi ha trascorso la giovinezza fino al termine del percorso scolastico in un paesello nel comune di Aulla - Pallerone - (approdai ventiquattrenne in Piemonte), scoprire Caprigliola su questo blog non può che suscitare nostalgiche emozioni! Ringrazio anch'io Paolo Bassani , Daniela Cocchi (che entrambi non ho ancora avuto il piacere di conoscere) e alla cara Egizia Malatesta per avermi spalancato la porta dei ricordi. All'amico Sandro propongo di ripercorre presto insieme la strada che, inerpicandosi sulla collina, porta alla fascinosa Caprigliola. Anzi - scusate - estendo l'invito a tutti coloro che hanno acceso i riflettori su questo antico borgo!
    E auguri per la buona riuscita dell'incontro che state promuovendo!
    Purtroppo non mi è possibile essere presente alla manifestazione.
    A tutti un abbraccio e... a presto!

    Roberto Mestrone

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