Ninnj Di Stefano Busà collaboratrice di Lèucade |
Con l'angelo tornavo
Al sommo del tramonto,
tutto era oro dietro le colline.
Io non so di che sangue
si sveni il pianto della terra,
bevo all'estuario del commiato
e non so di quale sorte si estenui
la radura o il fiore,
a quale notte volge il naufrago,
né a quale lume il grembo della terra
si rischiari.
Porto il segno che fa l'infanzia nuda
e non disseta il petalo e la rosa.
L'alba già svela il pane della doglia.
Ninnj Di Stefano Busà
(dalla raccolta: Quella dolcezza inquieta,
Ed. Lineacultura, 1997 (presistoria)
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