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giovedì 12 marzo 2015

SERENELLA MENICHETTI "LA TOSCANA IN POESIA"





Campagna toscana




SFUMATURE

Un gomitolo di nuvole sopra abbronzati tetti
si sdipana.
Grovigli di perlacei fili, fan da fugaci cornici
a sfondi azzurri decorati di voli.

La verruca incantata disperde  il suo occhio smeraldo
in intrecci armonici di ritmi vitali.
Si tuffa Il mio sguardo nell'ameno e gode appieno
di splendori.

Colori e minuti, mai pago, divora della torre: l'orologio.
Senza usurare le sue immense ali, s'invola il tempo.
E l'ora, sempre più si fa futura.
Il sole intanto di sfolgorante bagliore, adulante
cade, in sfavillanti lame.

Di fuoco  sfiora le colline e, a poco a poco 
l'intensità della sua voce sfuma lieve.
Finché a breve :
tace, la luce.

Serenella Menichetti.




INDIFFERENZA


Dai, siedi sull'erba.
Ascolta l'immenso
che brulica intenso di suoni. 
La senti la voce ?
E' lieve, sottile, soave.
Ha note di cielo velate
si spegne ogni tanto e poi tace.

Riprende, ed ancora ti sfiora
con timbri silvestri e marini.
Tintinni di gocce leggiadre
Din don di campane intonate
che suonano assorte nel bosco
tra rami di tigli e di pini.

Riecheggiano in mare ed in cielo
tra flutti infiniti e nel vento:
son nenie struggenti, lamenti
di nuvole, oppure dell'onde
che danzano dentro le sponde
di cieli e mari violati.

Sul prato bagnato di brina
che brilla di stelle e di luna
si scioglie una voce argentina.
Ascolta....la senti ?
E' il dolce sussurro dell'erba
che chiama con voce raccolta.

Esorta all'ascolto:
di canti più puri !
Pregnanti di suoni ancestrali
vibranti nell' acqua, nell'aria:
di luce, di gioia e speranza.

  - Avanti accorrete!-
 La terra inquinata e ferita
 richiama con voce stremata
 ogni uomo alla propria mansione.

Messaggi ignorati da molti,
ben troppi gli uditi insensibili
sfuggenti al terrestre richiamo.

 Frastornate e stordite le menti                         
 serrate all'immenso infinito:
 più non odono i suoni del vento
 né del mare, neppure del cielo.

Serenella Menichetti.
                 



  
PAGINE DI BELLA SCRITTURA
(La mia Toscana)

Sovrastati da zebrati colli
pagine di bella scrittura: 
gli arati campi.

Nella natura, 
mostrano ai passanti
i loro solchi paralleli
righe da rovinate mani
di seminato scritte.
Pronte ad essere lette.

Campi d'orzo, di grano
mano a mano, attento 
legge il viaggiatore.
L'occhio fugge veloce
ad aurei chicchi
a spighe rigogliose.

Adesso nella castana
tiepida placenta: 
embrione solamente.
Vita in divenire.

Le voraci, minuscole 
radici succhiano cibo:
ad emettere ratte
verde saluto di meraviglia
dalla piccola foglia
a sole e cielo
prodighi compagni
di trasformazione capaci:
in pianta fatta
le sementi tutte.

Serenella Menichetti

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