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lunedì 20 aprile 2015

FRANCESCO DARIO ROSSI: "INEDITI"

1
Scendi dal cielo e voli tra le stelle
portando sulle tue ali d’argento
riccioli di sogni profumati

Angelo mio, tu cali nel profondo
del mio cuore straziato dalla vita
e lo sollevi nell’alto dei tuoi cieli

Vorrei sentirti lieve come l’onda
che attinge il profilo della sabbia –
vorrei volare con te oltre orizzonte
al di là del mare e delle nubi

7
Fruscio di ombre e ricordi
ti avvolge qual manto di seta –
lenta cammini nel buio
con lieve passo di danza

Ti scosti e rivolgi lo sguardo
al velo di voce diffusa –
ti siedi con mani raccolte
e leggi sul libro già aperto

Mi pensi e la mente divaga
fra lampi di lontani orizzonti


8
Ha strani abbandoni la malinconia
stringe le reti che si attorcono
al gavitello lanciato dalla riva
lontano a lembi di orizzonte -
poi cala lieve
nelle ombre della sera

Se tu sei qua
e mi sorridi
è acqua pura
che riflette il cielo



PER UNA GIOVANE PIANISTA

1
Volan con le dita sui tasti
Armonie di note pulsanti –
Lieve il tuo tocco le desta
E scorre veloce lo sguardo
Nelle righe che han soffio di vita –
Tra il volteggiar delle note
Intenso il tuo corpo di ninfa
Non sente lo scorrer del tempo
Aperto verso nuovi orizzonti

2
Veloce il tuo tempo percorre
Antiche armonie di Bach -
Leggero il tuo passo di danza
Entra tra il silenzio degli archi
Nella sala di vetrate imponente.
Tu col tuo sguardo di luce
Illumini le cave penombre -
Negli ampi spazi ricurvi
Arpeggian le dita di fata

3
Vento d’autunno ti accompagna
Alza i tuoi capelli e li scompiglia –
Levi la mano dolce a trattenere
Entro le dita la seta di una ciocca.
Nel  sorriso lieve  un po’ velato
Traspare l’eleganza dei tuoi gesti –
Incanto di donna in boccio e già matura
Nello sguardo la vita sembri custodire
Ancorata al sortilegio della tua bellezza
  
Francesco Dario Rossi



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