Pietro Trovato Bellini 2011, olio su tela, cm 60 per 70 |
Paolo Battaglia La Terra Borgese |
A PALERMO LE OPERE DI
PIETRO ALESSANDRO TROVATO
“PROCEDO, LADDOVE NON
COMPRENDO”
È
il titolo della esposizione che esprime la lirica delle opere di Pietro
Alessandro Trovato. Saranno esposte dal Comune di Palermo alla Fonderia Reale
Oretea dal 5 al 15 giugno. Ad aprire la
mostra alle 17,30 di venerdì 5 giugno interverrà il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra
Borgese: ‘È il segno di un percorso di ricerca interiore che
arriva all’osservazione del bello che appare fuori, sono le immagini di Pietro Alessandro Trovato
che scava dentro sé stesso e scopre un mondo migliore, di cose che sono più
belle di prima, con nuove armonie, e che dipinge con una pittura antica.
Uno stile di intonazione classicistica con venature
barocche in una sorta di visionarismo iperrealista che reinterpreta il Realismo
Esistenziale della Milano tra la metà degli anni cinquanta e la fine degli anni
sessanta. Seppur con tematiche e stili distanti dalle “occupazioni delle terre”
e dalle lotte nel mondo, e dai grandi temi populisti, Pietro Alessandro Trovato si riferisce alla teoria dei possibili modi di essere
dell’esserci, considerati astrattamente come puri a priori, e li tratta, al
pari di Angelo Maynardi Araldi, secondo i dettami della stilleven fiamminga.
Al di là della padronanza tecnica, occorre
sottolineare il senso della sua espressività che si colloca nell’area di un
messaggio poetico, messaggio intimo, sensibile
che si esprime in oggetti, mobili, accessori che rivelano la loro intrinseca
natura di universalità.
I soggetti dipinti affascinano per le trasparenze, i
riflessi, i contorni nitidi, per la precisione dei dettagli che provocano
nell'osservatore la sensazione di osservare un mondo percepito con naturale
espressione evocativa’.
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