INCERTEZZE
Piove…
Fili d'argento
lenti, arrabbiati, tristi.
S'appiccicano ai sogni
come zecche grigie.
Latitanze sospese, impregnano
l'atmosfera d' incertezze
e vane attese.
Il boato del vuoto
esplode
dentro le coscienze.
Pipistrelli sordi sbattono contro
muri di gomma.
Per non cadere si aggrappano al
nido del falco.
La dimensione illusoria degli
specchi ha gettato la sua rete.
Molte le prede catturate.
Il vociare strapazza il tubo catodico.
La volgarità e l'arroganza mietono vittime.
Macerie d'intrighi e menzogne inumano
gli ultimi capelli bianchi dell'umanità.
E la storia a tempo di valzer
ripete lo stesso ritornello.
Serenella Menichetti
NUDI
Un tessuto sfilacciato ci accompagna.
Ordito
e trama non reggono più !
Il
freddo punge, la pioggia bagna
corpi
nudi, senza più riparo.
Troppi
i fili a recidere gli altri.
Buchi
neri s'intravedono.
Restano,
rari brandelli di stoffa.
Annosi
rammendi non tengono.
Questo
straccio ci lascia spogli.
Un
refolo di vento, per vedere volare
via
fili, gli uni, dagli altri distanti.
Senza vergogna vaghiamo discinti.
Sciolti,
sbandiamo da ogni parte.
Il nostro scialle di lana,
gli avi, perseveranti, avevano tessuto.
Filo dopo filo, intrecciando.
Noi, incapaci di mantenere il fuoco.
Adesso nudi.
Cerchiamo fili solidi
per tessere tappeti,
dai colori della dignità.
Serenella Menichetti
Come di consueto, l'autrice presenta poesie degne di attenzione. Molto brava.
RispondiEliminaGrazie Umberto!
RispondiEliminaSerenella Menichetti.
Poesie di grande effetto emotivo e di avvincente sonorità eufonica. Vi si legge la vita con ogni suo afflato esistenziale. Il canto scorre liscio come la corrente di un fresco e limpido ruscello.
RispondiEliminaRoberto
Liriche moderne, innovative, che toccano l'aspetto civile con incredibile afflato lirico: "Il vociare strapazza il tubo catodico" e s'inabissano nella difficoltà del tempo che viviamo per riemergere, come gabbiani e continuare a volare a fil di vita, con spirito caustico e romantico al tempo stesso: " E la storia a tempo di valzer / ripete lo stesso ritornello"
RispondiEliminaUn'Autrice che rompe gli stampi con garbo, senza indugiare sugli aspetti morbosi. Leva la sua denuncia con voce roca, permeata di toni commossi:" Il nostro scialle di lana,/ gli avi, perseveranti, avevano tessuto.". Tra tutti i sentimenti finisce per scegliere la Speranza, aprendo il suo vaso di Pandora e liberandolo di ogni vergogna. Lo stile é raffinato, musicale, caldo... E' luce nel buio della lunga notte che rischia di avvolgerci! Grazie!
Maria Rizzi
Grazie al signor Roberto per la cortese attenzione.
RispondiEliminaSerenella Menichetti
Un sentito ringraziamento alla cara Maria Rizzi, mi sento onorata e felice del tuo generoso commento.
RispondiEliminaSerenella Menichetti.
Un sentito ringraziamento alla cara Maria Rizzi, mi sento onorata e felice del tuo generoso commento.
RispondiEliminaSerenella Menichetti.