(…) Finché
un grido leopardiano dà netto segno del vivido amore di Edda Conte per questa
vicissitudine terrena che ci avvolge e sconvolge; che ci esalta e ci annulla,
facendoci meditare su quei perché che assillano l’uomo, l’unico animale
cosciente della morte: “Dorme il
colombo sotto la grondaia/ il capo nascosto sotto l’ala/ silenzioso compagno/
inconsapevole/ testimone dell’ora che passa” (Nazario Pardini: da Edda
Pellegrini Conte: Navigare).
Vagano
parole sulle labbra
tra i
silenzi della mente
a obliare nell’attimo vitale
l’immensità di un Oltre di
mistero
a cogliere nell’aria
i piccoli rumori solamente.
Oltre gli infiniti silenzi
il breve sorriso della vita
(da Edda Pellegrini Conte: La danza delle
falene).
La lettura, il riconoscimento da parte di Nazario Pardini è sempre il dono più gradito. Grazie! Edda Conte
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaComunque volevo dirti che sono arrivata al tuo blog per caso, ci ho fatto un giro veloce e mi è piaciuto molto! Quindi mi sono subito aggiunta ai tuoi lettori fissi!
Luisa
E' veramente un piacere leggere queste parole e soprattutto rendersi conto che esistono persone così...persone che leggono apprezzano e comunicano il loro pensiero , consapevoli di fare un dono all'Autore che nel suo lavoro ha messo l'anima. Grazie.
RispondiEliminaEdda P. Conte.