Serenella Menichetti collaboratrice di Lèucade |
ED I PESCI STANNO A GUARDARE
Dinnanzi:
il tavolino ovale di
cristallo.
Sotto di lui,
un tappeto dai toni marini.
Lo comprammo a Tunisi,
Lo comprammo a Tunisi,
Mensole
di noce,
ossatura
dei nostri libri
percorrono la parete.
percorrono la parete.
Spartiacque
tra poesia e letteratura:
una radio retrò.
Più in basso:
una radio retrò.
Più in basso:
“Donna
con cane” di Botero,
indiscreta
si affaccia.
-Potresti mettere un gran
foulard,
magari blu-
rammenti ogni volta
magari blu-
rammenti ogni volta
Quando, avvinghiati,
restiamo appiccicati al
divano:
alcova di vitello marrone.
Spiati da occhi tropicali,
incollati alla trasparenza
di un affascinante microsistema
acquatico.
incollati alla trasparenza
di un affascinante microsistema
acquatico.
Nella danza delle alghe.
Noi, ci amiamo.
Noi, ci amiamo.
SERE.
E’ L'AMORE
E’ amore di rugiada
che irrora la tua aridità
E’ amore di vento
che sposta pesanti pensieri
E’ amore di sole
che scioglie solitudini
che irrora la tua aridità
E’ amore di vento
che sposta pesanti pensieri
E’ amore di sole
che scioglie solitudini
Amore che trascende.
Presente che non emigra.
Presente che non emigra.
Aromatico vino di collina.
Monovitigno.
Vellutato.
Al retrogusto di eternità.
Monovitigno.
Vellutato.
Al retrogusto di eternità.
Serenella Menichetti
FUMMO…..
Fumo, il nostro
tempo fuggito.
Il vento ha depositato cenere
negli interstizi dell’anima.
Ancora cova un impercettibile
petalo di fuoco.
Il vento ha depositato cenere
negli interstizi dell’anima.
Ancora cova un impercettibile
petalo di fuoco.
La neve fu nave
bianca
a trasmigrarci in paesi caldi.
Il fuoco fu calore e colore.
a trasmigrarci in paesi caldi.
Il fuoco fu calore e colore.
La pioggia
cristallo
sui nostri corpi ardenti.
Le mani esploravano l’oro.
Forgiando preziosi monili.
L’aurea luce pareva immortale.
sui nostri corpi ardenti.
Le mani esploravano l’oro.
Forgiando preziosi monili.
L’aurea luce pareva immortale.
Un attimo
l’onda c’investì d’argento.
Ci scoprimmo su questo
lembo di spiaggia
a scrutare il tramonto.
Ci scoprimmo su questo
lembo di spiaggia
a scrutare il tramonto.
Siamo, adesso,
noi.
Serenella Menichetti
SINERESI
Essenza
di nettare e d’ambrosia
vaniglia
bianca, il tuo grandioso amore.
Lo
spalmi sul mio seno ed è dolcezza.
Ironizzare
su malattie e disagi.
Le
rugose mani che si cercano.
Nella
notte di un inverno senza luna,
piedi
s’abbracciano, a cercare tepore
nello
spettro di un deserto troppo bianco.
Ed
il timore che si separi il nostro “noi”
E’
veleno, che si fa rosolio in comunione.
Onda
spumeggiante che irrora e si ritira.
Comune
desiderio e mitica speranza
di
trasformarci in alito di vento
e
spegnere in sineresi le fiamme.
Un
istante di buio.
nel
mistero:
NOI
due,
ancora!
Serenella Menichetti
Il
cuore, pur se con amore rima
non
sempre però batte per piacere.
La
rabbia invece è grande certe sere.
Prima
che la tachicardia ci opprima:
conviene
ritrovarci a discussione,
chiarire
con pazienza, certe cose
che
incrinano di brutto questa unione.
A
ripararla né orchidee né rose
nemmeno
luna, né stelle, né mare
né
altre smancerie inutilmente.
Occorre
qualche cosa di speciale.
Forse
esiste, sostanza non banale
che
dalle parti, usata similmente,
riesca
la bilancia a livellare:
in
equilibrio con poco difetto,
semplice
a dirsi, ma complicato a fare.
Un
elemento che ha nome: rispetto.
Serenella
Menichetti
Grazie al Professor Pardini per la cortese ospitalità
RispondiEliminaSerenella Menichetti.
Ho letto delle magnifiche poesie e ringrazio l'autrice.
RispondiEliminaLe ho lette anch'io, annegando nelle sue atmosfere luminose, che ormai mi sono dolcemente familiari... Le liriche di Serenella sono canzoni in versi: e rendono l'idea del distinguo tra chi padroneggia l'ars poetica e chi compone canzoni, per fare ancora una volta riferimento al 'poeta' Baglioni. Con l'Autrice si sale sul veliero dei territori visitati, di quelli che abitiamo, di quelli che vorremo ci appartenessero:
RispondiElimina"Comune desiderio e mitica speranza
di trasformarci in alito di vento
e spegnere in sineresi le fiamme".
E ci troviamo a fare i conti con le mancanze, di un tempo liquido, che corre e impedisce di riflettere, di fermarsi a a curare i rapporti interpersonali. Superba la chiusa de "L'elemento determinante", il ricorso al sentimento che ci renderebbe veri e forse salvi, Il rispetto!
Grazie ancora e sempre, Serenella!
Maria Rizzi
Grazie all'amico Umberto De Vita, che è sempre presente su questo blog, con i suoi lusinghieri commenti ai miei testi.
RispondiEliminaUn ringraziamento a Maria Rizzi, per il suo generoso commento.
RispondiEliminaSempre troppo buona nel giudicare i miei testi ed io ne sono onoratissima.
Una poesia che sorprende il lettore, che di poesia di poco valore ne legge tanta. Questa di Serenella Menichetti non è la solita, non scivola via senza lasciare traccia. E' particolare, è viva, è presente col sentimento, con quella sensazione piacevole di una fervida immaginazione, speculare, alle effrazioni d'anima che ne proiettano lusinghiere emozioni e sensazioni. Ci troviamo in presenza di una sigla scrittoria che in poesia può fare la differenza. Complimenti. E grazie per avermela inviata, sono lieta di averla letta e di poterne trascrivere, il mio personale giudizio.
RispondiEliminaNinnj Di Stefano Busà
Grazie carissima Ninnj questo tuo commento mi rende veramente felice.
RispondiEliminaSerenella