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giovedì 24 dicembre 2015

M. LUISA DANIELE TOFFANIN: "IL FERVORE DEL PUNGITOPO"

IL FERVORE DEL PUNGITOPO
da una terza rilettura del mio giardino d’Avvento


Ascolta il mio giardino d’Avvento
non respiri di viva linfa
non profumo-voce di fiori.
L’elleboro l’azalea alla Nascita
allora splendenti di candide corolle
straniti ora spenti di sogni-boccioli
da mortale cosmica disarmonia.

Eppure nel segreto d’antico verde
– intrico di felci paterne vigne ed altro –
da dodici lune inesausto mio pungitopo brilli
di lucenti bacche, miriadi, fra foglie-sillabe sgraziate.
Prodigio al cuore, stupore a mente stagioni.

Quel tuo fervore impercepito percorre
il Creato intero, il nostro fragile vivere
fra gli aghi del soffrire 
alito-ispiratore di vita nuova  
fuoco-vestale di magica Attesa

e in te è già dono di rosse bacche
presenza divina praesentita
dalla tua anima vegetale
all’uomo annunciata quale canto colore
fiducia in un’eterna rinascita.

E tu Bambino in povertà di grotta rinasci
nell’incanto infinito di millenni
offerta di Luce-speranza        Sempre
di tenerezza infante con celestiale aureola
d’umile innocenza a Creato e creature.

Al miracolo dell’armonia da Te rinata
s’aprono albe di petali immacolati
fra stellate di bacche rosse
palpitano s’inverano sogni
d’azalee ed elleboro
di pastori piccini e universe genti
tuttinsieme stretti nelle aiuole del tuo Amore.



Maria Luisa Toffanin

1 commento:

  1. Maria Luisa Toffanin, che ho avuto modo di incontrare ad Abano Terme, ci dedica una lirica sull'Avvento,strutturata su più piani di lettura. L'arrivo del Bambino Gesù é il Simbolo della fragilità di noi uomini, in perenne attesa di un evento, dell'Evento, che possa "fra gli aghi del soffrire" essere "alito-ispiratore di vita nuova". Una lirica che viaggia su un registro di immagini visibili, quasi corporee, composte di elementi climatici, che si fondono armoniosamente con quelli esistenziali. Lo scenario dell'Avvento diviene la proiezione degli stati d'animo, delle speranze, delle attese, di noi uomini, figli di una natura benigna. E' di grandissimo impatto la capacità dell'Autrice di dilatare l'orizzonte poetico in corrispondenza a un'espansione della sua e della nostra esperienza vitale. Un testo che dà senso a questi giorni, di fronte al quale mi inchino.
    Maria Rizzi

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