AUGURI A TUTTE LE DONNE DI OGNI TEMPO E DI OGNI ETA'
L'OTTO DI MARZO E' LA FESTA DELLA DONNA. MA IO CREDO CHE OGNI GIORNO DOVREBBE ESSERE LA SUA FESTA E CHE IL RISPETTO VERSO DI LEI DOVREBBE ESSERE UN PUNTO FONDANTE DELLA CIVILTA'.
Più
bella, meno bella o prosperosa,
più
alta, meno alta o intelligente,
mora oppure bionda, rossa o rosa,
svampita,
riservata od incosciente,
cittadina,
di mare, di campagna,
di
Prato, di Firenze o di montagna,
di
Metato, di Roma o di Palermo,
basta che sia donna, andrei all’inferno.
E' il suo profumo; è ciò che la circonda;
son le sue mosse; sono i suoi sospiri,
non
c’è una donna che non mi confonda,
e, come è il detto, basta che respiri.
Per
darvi rose a tutte il tempo è stretto
quindi
accettate un povero sonetto.
Una canzone spassosa e profumata. Mi commuove questa sua spaziosità espressiva....
RispondiEliminaProff Angelo Bozzi
Nazario, ma quanto c'è, di distanza, tra Pisa e Siena? Un centinaio di km? Perché pare proprio, a giudicare dall'ammicco del verso 8, che l'Angiolieri ti abbia trasmesso qualche suo gene dalla notevole distanza cronologica di ottocento anni e da quella geografica meno notevole di cento chilometri. Scherzi a parte, questo sonetto è piacevole in italiano, anche se la versione in vernacolo pisano mi piace di più. Ma è che io ho un debole per le "c" super-aspirate.
RispondiEliminaE le festeggiate perché non commentano? Non gradiscono?
Un caro saluto a Nazario, che sa essere poeta a tutto tondo
Pasquale Balestriere
La grazia, la Toscanità, l'ironia: fanno di questo sonetto un graditissimo dono.
RispondiEliminaGrazie Nazario!
Serenella Menichetti.
A poesia si risponde con poesia...
RispondiEliminaSono la rosa rossa e la mimosa,
il giglio, la verbena e il ciclamino;
a volte ortica un po' pruriginosa
ed altre profumato biancospino.
Sono l'iris e viola del pensiero,
la margherita che - m'ama o non m'ama? -
t'ama sempre, a colori e in bianco e nero
e la genziana blu anche in pigiama.
Sono il giardino a Primavera in fiore,
l'agave, il pesco e la ginestra gialla;
la foglia della viola fatta a cuore,
la candida purezza della calla.
Sono il bouquet di sposa per la vita.
Grazie, Nazario, a te che mi hai capita.
Lorena Turri
E nel duetto tra il Grande Nazario e Lorena si concretizza il senso profondo di una festa che tale non è, ma serve a ricordare quanto le donna sia l'incanto e la passione per l'uomo e possa incarnare 'il bouquet di sposa per la vita'. Grazie a entrambi, sapete arrivare laddove si materializzano i miei sogni...
RispondiEliminaMaria Rizzi
Eccole le donne, con la loro bella, importante e necessaria presenza. Grazie a tutte per essere intervenute e complimenti a Lorena Turri per l'ottimo contrappunto ai versi di Nazario.
RispondiEliminaPasquale Balestriere
Grazie a tutti gli amici per i loro apprezzamenti e soprattutto per i loro interventi a favore delle donne, della loro grazia, della loro importanza nella società. Tutti dobbiamo scrivere e farlo continuamente per condannare i criminali gesti che si perpetrano contro la loro debolezza fisica, contro la loro sensibilità e intuizione, contro la loro dignità. Sono loro che danno alla convivenza quel che di sapido che la rende positiva, empatica, e affascinante.
RispondiEliminaSono loro che più soffrono, loro che più sentono, loro che più lavorano, loro che più amano, che più.........
Grazie Nazario..e scusa se arrivo sempre in ritardo
RispondiEliminaGiusy