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lunedì 7 marzo 2016

ROBERTO MESTRONE: "DONNE DEL NOSTRO TEMPO"

Roberto Mestrone collaboratore di Lèucade

DONNE DEL NOSTRO TEMPO
                             
Donne del nostro tempo, amiche, spose,
mammine premurose e nonne ardite,
in Voi, che di delizie ci nutrite,           
alberga la fragranza delle rose.













L'uomo si addentra in strade polverose
storpiate da ingannevoli salite,
poi quando le baldanze son finite
coltiva le illusioni perniciose.

Ma con l'affetto vostro ogni tempesta
si scioglie e il cielo terso ci conforta.
Oggi dai miei vicini si fa festa,

al centro della tavola è la torta;
la puerpera ha un tesoro nella cesta
… e il fiocco rosa pende sulla porta.

3 commenti:

  1. Una poesia che si connette con rapida diffusione ai sensi e ai più nobili sentimenti dell'animo umano. La maestria dell'utilizzo della prosodia metrica la rende completa e compatta. I miei più schietti complimenti.
    Proff. Angelo Bozzi

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  2. Un bel sonetto, questo di Mestrone, in cui il mondo degli affetti si incarna in un linguaggio nitido e fervido, e lo abita, in serenità e grazia. Alimentano la speranza e dicono l’intatto stupore al cospetto di un miracolo che si ripete i quattro versi finali, quelli di una nascita "rosa". Stupisce piacevolmente la perfetta distribuzione della materia poetica in tutti i versi, opportunamente "pieni", che a livello semantico complessivo sottolineano l’adesione alla vita da parte dell’autore e l’alta considerazione per la figura femminile. Che se la merita tutta.
    Pasquale Balestriere

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  3. Io la indosso questa lirica di Roberto, e mi sento a mio agio nella veste di donna che sta accanto all'uomo, con carattere nuovo, rispetto alle nostre nonne, ma con lo stesso desiderio di essere complementare. Il suo sonetto mette in risalto la femminilità, che da sempre e per sempre è sostegno per l'uomo, più vulnerabile... Il femminismo credo sia altra storia. Ha introdotto il concetto di 'sfida', che rende il rapporto meno dolce, meno ricco di complicità.
    Dal punto di vista stilistico la metrica di quest'Autore, a me tanto caro, è innovativa, moderna, ricca di luce, immaginifica. E le leggi metriche hanno ragion d'essere nel ventunesimo secolo solo se interpretate così. M'inchino a tanta Arte e dal Cielo applaude fiero il mio Papà...
    Maria Rizzi

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