Pagine

giovedì 7 aprile 2016

PAOLO BASSANI: "PROFILO DI UNA STORIA"




Paolo Bassani collaboratore di Lèucade


EMMA STORTI
PROFILO DI UNA STORIA

Ricordo
di
Paolo Bassani



Ogni persona, autorevole od umile che sia, ha una sua storia di vita. Ogni storia è personale, unica: meriterebbe d’essere scritta, lasciata come testimonianza perché fa parte dell’umanità. Ognuno, in cuor suo, più s’addentra nel cammino degli anni, più sente il desiderio di lasciare una testimonianza del proprio passaggio. Gli scrittori, da tempi immemorabili, ne hanno voluto lasciare traccia. Nondimeno, anche chi non ha grande dimestichezza con la scrittura sente lo stesso desiderio. Forse per questo, la Signora Emma, quando la incontrai qualche tempo fa, si soffermò volentieri per esprimermi quel desiderio. Le dissi di annotare alcuni appunti del suo percorso esistenziale: li avrei letti con piacere. E così è stato.
Prima di iniziare questo sintetico percorso mi piace ricordare che conosco la Signora Emma da molti anni: suo marito Salvatore Viglianesi ha lavorato come me per molti anni presso la società Termomeccanica Italiana. Lo conoscevo bene perché dipendeva dall’ufficio paghe ove allora io lavoravo. Salvatore era addetto al centralino cottimi, assolvendo il suo compito con grande scrupolo e professionalità. Anche per questo, ben presto facemmo amicizia. Più volte andai a trovarlo a casa, qui a Prati di Vezzano Ligure, nella casa ove vive tuttora la Signora Emma. Salvatore amava la mia poesia e così, più volte, gli donai qualche mia pubblicazione.
Fatta questa doverosa premessa, faccio ora un breve profilo di Emma Storti. E’ nata a Fosdinovo (MS) il 28 ottobre 1921 ove ha vissuto per 15 anni. Figlia di contadini ha acquisito presto un legame affettivo con la campagna, gli alberi e i fiori. Successivamente, è andata ad abitare a Vezzano Ligure. Ha lavorato per due anni presso la Filanda Montecatini. Il dramma della guerra l’ha vissuto e sofferto in prima persona. E’ stata deportata in Germania come prigioniera di guerra, ove è rimasta per due anni, fino alla Liberazione. Tornata in Italia ha ripreso il suo lavoro come domestica. In quegli anni si è sposata con Salvatore Viglianesi e la sua famiglia si è presto ingrandita: sono nati tre figli, due maschi e una femmina. Emma, oltre al suo lavoro di domestica, si è dedicata con grande amore alla sua famiglia.
Purtroppo, la morte del marito le aveva lasciato un grande vuoto, che tentava di colmare cercando nella mente i ricordi di lieti momenti vissuti.
Mercoledì, 6 aprile 2016, Emma si è ricongiunta al suo caro Salvatore.

A Emma voglio dedicare una poesia che le era tanto piaciuta.

TERRA PROMESSA
  (a Vezzano Ligure)

Siedi
   sullo scalino
      di pietra...
Lontane voci di bimbi
udrai
e rari suoni di passi
nell'eco di chiuse vie.
Odore di legna,
di pane ancora caldo,
ti porterà
alle antiche case
ove brilla ancora il fuoco
e il geranio adorna
minute finestre
esposte all'infinito.
Profumo di vino nuovo
ti condurrà
nella penombra quieta
di volte e di cantine linde.

Stupito
   ancora
      sarai
         del tuo paese,
malinconico emigrante.
Struggente
sentirai
l'attesa del ritorno.
In questi colli
aperti sulla Magra,
rossi di vigne
e placidi d'olivi,
ecco, splendida nel sole,
la terra tua promessa.

                                                         Paolo Bassani

1 commento:

  1. Questa di Emma è la storia di una persona che ha contribuito alla storia della Nazione, e ricordarla in questo articolo è un tenero riconoscimento al valore che offre ogni singolo cittadino. La poesia dedicata è una perla, in cui danzano con armonia le tante figure della vita rurale, impresse in modo indelebile nel giardino della memoria.
    Un caro saluto
    Francesco

    RispondiElimina