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martedì 7 giugno 2016

CESARE PAVESE: "VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHI"

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi


Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

1 commento:

  1. Cesare Pavese, in una delle liriche più coinvolgenti del '900 fonde lo sguardo della donna amata con la morte. Negli occhi di lei, che sono 'vana parola', 'grido taciuto' il poeta avverte la profezia di una vita destinata al silenzio. E' cancellata per sempre
    ogni possibilità di comunicazione Dal momento
    che la vita è legata alla morte, anche la speranza diviene pura illusione: 'sei la vita e sei il nulla'
    e si potrebbe ipotizzare che in Pavese la donna venga leopardianamente confusa con la speranza: è vita, ma anche immagine di distruzione e di morte. Creando una sublime coincidenza di opposti, gli occhi dell'amata divengono barlume di vita, ombra di speranza e inevitabile nulla. Incisivo e determinante il verso "Per tutti la morte ha uno sguardo"... E' la sintesi, forse, dell'intera lirica, del pessimismo mitigato dalla speranza e dall'amore... In effetti tutti muoiono con occhi diversi. E l'intera vita, in fotogrammi veloci, scorre negli ultimi sguardi.
    Maria Rizzi

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