Il nuovo libro di Renato
Orlandi
UNA TESTIMONIANZA CHE DEVE RESTARE
Ho letto con interesse le pagine della memoria di Renato Orlandi.
Penso che debbano restare come testimonianza di come la nostra terra ha
sofferto negli anni della guerra, mettendo in luce l’impegno di chi, spesso
sacrificando la propria vita, ha lottato per il ritorno di una società libera,
di giustizia e di pace.
Anch’io
ricordo qualche immagine della guerra: avevo quattro anni nel 1944,
quando i tedeschi entrarono in casa ( a Castagni Grossi, una sperduta località
boscosa della campagna caprigliolese ove la mia famiglia era sfollata) e con le
armi puntate costrinsero tutti, adulti e bambini, ad uscire di casa. Cercavano
un partigiano. Per fortuna non lo trovarono: lo zio Ermanno lo aveva nascosto
in una nicchia segreta della casa.
Ricordo i bombardamenti aerei al ponte di Caprigliola, le
esplosioni che facevano tremare la casa e costringevano tutti alla fuga in cerca di un riparo.
Ricordo, infine, il festoso suono di campane del 25 aprile 1945 e sulla cima
del campanile, l’antica torre rotonda, sventolare il tricolore. Poche e
frammentarie immagini le mie a confronto di quanto ha scritto Orlandi con
estrema precisione di date, eventi e riflessioni. Questo suo percorso della
memoria mi ha profondamente colpito e
fatto conoscere una importante pagina di storia, di questo territorio, che
ignoravo. Penso che anche altri
condividano pienamente il mio pensiero. E’ quindi molto importante che
la testimonianza di Orlandi sia
divulgata, soprattutto tra le nuove generazioni, perché sappiano che la libertà
non fu un dono, ma conquista costata un prezzo immenso.
Oltre alla forma
tradizionale (cartacea) è stato realizzato un e-book in modo che tale testimonianza possa giungere con
facilità ovunque.
Buona lettura
Paolo Bassani
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