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sabato 15 ottobre 2016

ANNA VINCITORIO: "LA NOTTE DEL PANE"









1 commento:

  1. La cara Anna ci dona un affresco immaginifico, saldo nel ricordo delle origini, denso di saudade del tempo delle sottrazioni, dei risvegli non sperati,dei 'silenziosi pensieri che affollano la testa bruna', quella di una bimba sovrastata dal peso degli eventi... Ella consente, con rara abilità espressiva di far sì che passino dinanzi ai nostri occhi le maggiori isole del ricordo: "l'ora del risveglio / dei campi non arati/ nel carnale furore di luglio"...
    E Anna riesce ad accostare agli elementi memoriali metafore di folgorante bellezza: "delle imprevedibili nuvole / bizzarre caravelle sperse / nei deserti celesti". Di cocente, carnale pathos questa lirica che descrive i momenti dei tempi difficili, della guerra che sottraeva tutto, tratte il pane raffermo, del clima di attesa... Lirica che termina , con uno degli effetti a sorpresa ai quali ci ha allenato quest'Autrice magnifica e moderna. Le parole lanciate come 'schegge' non rendono onore ai ricordi... Anna sorprende, incanta, travolge e induce a riflettere su ogni verso e anche e soprattutto sul peso delle parole.
    La ringrazio e l' abbraccio!
    Maria Rizzi

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