Il
mare d’inverno
ha una
sua strana integrità,
nessun
corpo vi si immerge
e l’acqua
gelida ha tale forza
da
rigenerare l’aria.
Le nuvole
appaiono più distanti,
le
onde più grevi.
Eppure
si offre alla contemplazione
con intensità
senza uguali,
perché
deserto e inaccessibile.
Lo sguardo
equo,
la
giusta distanza
tra le
difficoltà.
Quando
i privilegi s’annullano
e il
valore d’essere vivi,
di
guadagnare esperienze,
vince
ogni ricatto della mente.
Da La visione assorta, Interlinea Edizioni, Novara, 2012
V'è in questa Autrice e nel suo 'mare d'inverno' qualcosa che echeggia Neruda, il più grande Poeta del mare di tutti i tempi. Ma Silvia Venuti attribuisce al mare un valore di rilievo, che induce a riflettere:
RispondiElimina"Lo sguardo equo,
la giusta distanza
tra le difficoltà".
In un mondo che si districa tra problemi irrisolti, disagi, dolori, ella scorge nello scrigno marino il metro per valutare il valore della vita. Originale, ispirata, controllata più dal ritmo che dalla musicalità. Molto bella.
Maria Rizzi