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lunedì 6 marzo 2017

MARCO ONOFRIO: "GIORGIO CAPRONI E ROMA"

Marco Onofrio: Giorgio Caproni e Roma. Edilazio Edizioni.  Roma. 2015. Pag. 160. € 13,00


Un saggio di effettiva resa contenutistico-culturale che ben pone in questione uno dei temi di maggior rilievo nella attività letteraria di Caproni: il ruolo della città nella vita del poeta. L’autore, Onofrio, affronta con dovizia di documenti il tema, scandagliando e utilizzando, filologicamente, quello che Caproni scrive, pensa, ricorda, rimpiange, immagina, vive, rielabora di Genova e Roma. L’opera si suddivide in cinque capitoli i cui titoli costituiscono già un viatico, un emblematico e chiaro avvio alla lettura e alla comprensione del testo: I fatti e i luoghi, Caproni prima di Roma; Caproni a Roma; Caproni e Roma; Roma nei racconti di Caproni; L’odiosoamato “esilio”: uno sguardo d’insieme.
Credo sia determinante riportare questo lacerto conclusivo del primo capitolo: “… La città di Caproni è e resterà sempre la sua “Genova di tutta una vita”. Genova che, dopo il 1937, diventa una città-mito, indimenticabile, da amare in esilio. Un esilio che, appunto, si chiama Roma”; come lo è la conclusione del saggio alla pag. 148: “… Senza il “principio di realtà” che – al di là del sogno o del surrogato ideale – Roma veicolò nel suo itinerario esistenziale, probabilmente Caproni sarebbe rimasto un ottimo “paroliere” (a compenso del mancato violinista) e non sarebbe diventato lo straordinario poeta che ha dimostrato di essere con opere come, fra le  altre, Il passaggio di Enea, Il seme del piangere o Il muro della terra.”. 
Il testo è arricchito da un’ampia elencazione di nomi e da una essenziale ma suadente bibliografia.

NazarioPardini


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