Carla Baroni, collaboratrice di Lèucade |
Carla
Baroni: Un po’ per celia. The Writer
Edizioni. Marano Principato (CS). 2017. Pag. 118. € 10,00
Un’antologia
fresca, duttile, dolce, e fluente. L’autrice Carla Baroni sembra non volersi
prendere troppo sul serio da quello che il titolo indica: Un po’ per celia. Il fatto sta che i 19 racconti che si succedono
con ritmo incalzante creano una storia; un vero percorso psicologico in cui
l’autrice, attraverso personaggi, ambienti, paesaggi, analizza, con venature di
succoso autobiografismo, se stessa, il suo esistere e tutte le magagne che si
incontrano in una realtà non sempre favorevole: dalla salute, ai sogni, alle
delusioni … Naturalmente gioca tanto sul potere della fantasia di cui si avvale; potere che in lei straripa
trovando terreno fertile in una prosa paratattica, avvincente, e attraente, dove
ognuno di noi in gran parte si ritrova dato l’apporto di una quotidianità da
cui parte la Nostra per sbizzarrirsi poi in una visione della realtà tutta sua.
Dalla
fabbricazione di Angeli da parte di San Pietro, alla lacrima del volto grigio e
rugoso di Adelaide, alla paura della pazzia, su su fino all’investimento di
Gianna che segna la fine del libro: “Altro che investimento: lì non ci avrebbe
messo più piede. Passato il primo attimo di esitazione alzò la testa, respirò a
pieni polmoni, sollevata, e commentò:
“Meglio così, a Cattabrica gli puzza
il fiato.”
E
pronunciando quel gli che sottolineava il
sopraggiunto disprezzo per l’individuo si avviò, con passo deciso, verso le
Poste.".
Un
libro frutto di scaltrezza, di esperienza vitale, di esperita frequentazione
letteraria, ma soprattutto di quella
armonia che la Nostra impiega nei suoi poemi, e che, penetrata a fondo nelle
sue vene, non può fare a meno di
contagiare anche il suo dire narrativo.
Nazario
Pardini
Nella scrittura in prosa e in versi di Carla Baroni non manca adeguato spazio per l'umorismo (anche in senso pirandelliano), l'ironia, l'ilarità, il paradosso, talvolta perfino per lo sberleffo, la dissacrazione e il sarcasmo. E ciò accade perché la personalità umana e artistica della scrittrice ferrarese è pervasa da questi e da altri componenti che rendono vario e ricco un humus creativo pronto a rispondere alle sollecitazioni più diverse. Nascono così racconti anche molto brevi che portano in bocca il sapore immediato della vita, la sua freschezza e integrità, condite dal sorriso. Perché, come scrive l'autrice nella nota introduttiva, "ridere è l'unico regalo buono che abbiamo dalla vita".
RispondiEliminaPasquale Balestriere
Caro Nazario e caro Pasquale, siete dei veri amici e me lo dimostrate in ogni occasione.
RispondiEliminaQuesto mio libretto raccoglie racconti scritti in circostanze diverse, alcuni anche per qualche concorso a tema e da qui la disparità delle lunghezze: io, per natura, abituata alla poesia, sono molto sintetica ma certi bandi richiedevano anche sette cartelle.
Perché "Un po'per celia"? Perché ho il gusto dello sberleffo, mi piace prendere in giro i comportamenti umani, riderci su... Spero di esserci riuscita.
Ancora grazie a entrambi.
Carla Baroni