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giovedì 1 giugno 2017

ALFONSO ANGRISANI: "I MIEI AFORISMI"

I miei aforismi


-        Cercare spasmodicamente di anticipare il futuro porta solo a rovinarsi il presente.
-        Per ogni rosa che appassisce ce n’è una che sboccia. La Bellezza è di tutti e di nessuno e si rende eterna in questo modo.
-        Senza l’ambiguità delle parole, come faremmo a prenderci in giro?
-        Coloro che comandano si reputano migliori e più intelligenti sol perché hanno i mezzi per fare più male degli altri.
-        Prendi uno spregiudicato delinquente, mettilo al Potere, e tutti diranno che ha grandi capacità manageriali.
-        Non rinunciare all’intelligenza ed all’onestà: ecco un modo sicuro per essere emarginati in qualunque luogo. E in qualunque tempo.
-        L’Amore richiede in chi lo pratica l’accettazione dell’odio altrui. Per questo il vero Amore è dei Santi e dei folli.
-        La maggior parte delle religioni si affanna a dire e dimostrare che Dio ci ama. Io mi accontenterei se fosse anche solo amico…
-        Chi banalizza sempre i problemi e svaluta il lavoro altrui lo fa perché sa che qualcun altro potrà farsene carico.
-        Il matrimonio è come quel luogo di vacanza in cui vai tutti gli anni: va bene, è sempre meglio che lavorare, ma non dà più emozioni.
-        Mettere il cuore oltre l’ostacolo: e gli altri organi? Vorrei proprio sapere chi è il cretino che ha inventato quel motto…
-        Con gli amici veri si può dividere e condividere quasi tutto: nel quasi, meglio non comprendere le donne.
-        Quando ti dicono che non ci sono soldi, significa solo che non ci sono soldi per te.
-        Dire sempre quello che si pensa è una virtù dubbia: siamo infatti sicuri che gli altri vogliano saperlo?
-        Non sopporto chi mi mette fretta: quasi sempre è per un suo esclusivo interesse.
-        Una donna manager è semplicemente una donna che ha deciso di imitare i peggiori difetti degli uomini: e questo alle donne non possiamo proprio perdonarlo…
-        La vita non è uno scherzo: ma se la prendi troppo seriamente, non avrai mai la possibilità di scherzarci sopra.
-        L’Amore è dei poveri, il sesso dei ricchi: non a caso si dice che il primo non si compra, mentre il secondo sì.
-        Cerco di ricordarmelo quando penso di aver capito: c’è sempre un muro dietro l’immagine nello specchio.
-        L’assenza di ombre sta negli estremi, la luce o il buio totali.
-        La capacità di amare è direttamente proporzionale alla capacità di illudersi.
-        La novità è il vero afrodisiaco per il sesso.


                                                  Alfonso Angrisani

2 commenti:

  1. Desidero complimentarmi con Alfonso Angrisani per i suoi aforismi: cito quelli che più mi hanno impressionato:
    "Cercare spasmodicamente di anticipare il futuro porta solo a rovinarsi il presente.";
    "Per ogni rosa che appassisce ce n’è una che sboccia. La Bellezza è di tutti e di nessuno e si rende eterna in questo modo.";
    "La maggior parte delle religioni si affanna a dire e dimostrare che Dio ci ama. Io mi accontenterei se fosse anche solo amico…".

    Meno condivido i seguenti:
    "Con gli amici veri si può dividere e condividere quasi tutto: nel quasi, meglio non comprendere le donne." (non aiutano certi separatismi);
    "Dire sempre quello che si pensa è una virtù dubbia: siamo infatti sicuri che gli altri vogliano saperlo?" (come possiamo essere certi che non vogliono saperlo? Se uno dice la verità la dice per se stesso prima di tutto).

    Con rinnovata stima,

    Sandro Angelucci

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  2. Anch'io mi sono complimentata con Alfonso per i suoi aforismi, che testimoniano quanto sappia essere poliedrico come Artista.
    Li trovo originali, ispirati e, ovviamente, più o meno condivisibili.
    Cosa dire del'aforisma che hai citato anche tu, Sandro? "La maggior parte delle religioni si affanna a dire e dimostrare che Dio ci ama. Io mi accontenterei se fosse anche solo amico… " E'di rara assoluta purezza e rispecchia il desiderio di molti di noi.
    La tendenza del caro Alfonso mi ha anche riportato sui primi passi artistici di mio padre. Da non vedente si esprimeva in haiku o aforismi, sempre rigorosamente in metrica. Era la sua peculiarità. Ma la prosodia del Nostro non toglie nulla al valore delle sue espressioni poetiche. Mi complimento ancora e approfitto dell'occasione per abbracciare Sandro Angelucci e il prezioso Nazario di inesauribile altruismo.
    Maria Rizzi

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