Emma Mazzuca: Caos. BastogiLibri. Roma. 2016. Pg. 72.
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CAOS
Altra notizia non voglio
eccetto te
qualunque altra è briciola
in cui la memoria affanna
e ancora scava per continuare
a cercarti divenendo folle d’oscurità
s’incendia il sangue ma solo a flussi arde
guarda il tuo guardare mancante
-specchio dentro il quale non mi specchio
tu sconvolgi quest’ombra - tu crepiti
e quando credo di udirti – raggelo
gelida d’amore vivo nel centro mio di te
mai finito di finire
-chiaramente intendo che non intendo.
Questa la poesia eponima che da subito ci introduce in quelli che sono gli abbrivi emotivi della plaquette: amore, tristezza, memoria; insomma vita in tutta la sua portata, in tutto il suo accoramento, in tutta la sua epigrammatica vicenda, e vita significa amare, soffrire, sognare, dacché essa è fatta di realtà, nostalgia, illusioni, delusioni; e dacché l’esistere della Mazzuca equivale ad una vicenda di polivalente valenza, di plurali connotazioni, è necessario un sintagma nuovo, ora espanso ora rattenuto, ora forgiato su accorgimenti stilistici che acchiappino le macerazioni dell’anima; le sue sporgenze verso un mondo che la identifichi... (dalla recensione di N. Pardini).
Grazie infinite Nazario per la tua generosità e sensibilità e per avermi dato la possibilità di condividere il premio con tutti voi. Un grande abbraccio. Emma
RispondiEliminaComplimenti Emma per il successo conseguito e per il coraggio di voler affrontare una trasferta abbastanza disagiata. Ciao
RispondiEliminaCarla Baroni
Grazie Carla per i tuoi auguri, certo mi devo armare di coraggio, ma ho ancora un po' di tempo per pensarci anche se mi piacerebbe molto andare. Vedremo. A presto risentirci, un abbraccio.
EliminaEmma