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domenica 5 novembre 2017

NADIA MILONE: "A MIA FIGLIA"

Menzione d'onore al Premio di poesia 
"Parasio città d'Imperia"

A MIA FIGLIA

Dai miei cassetti zeppi di ricordi,                                                              
accanto al letto, dove ondeggia il lume                                                             
che ha rischiarato lacrime notturne,                                        un giorno, figlia mia,                                                                
trarrai le tue risposte...                                                                
Ricercherai, tra sillabe sconnesse,
vergate sopra i fogli del passato,
le storie che io mai
ti seppi raccontare;
tu sgrana una ad una le mie perle,               
e lucida l'argento dei miei anni                   
con la dolcezza dei tuoi occhi belli.              
Ho attraversato spesso la mia vita                
prendendo la rincorsa nei tornanti,
le mie pupille han visto orrori e guerre,
bambini accovacciati sulla terra,
spogliati troppo presto d'ogni sogno,
e tramontare sguardi
impietositi e teneri,
nel muto venir d'ombra.
E quando mi chiedesti: “Perché piangi?”
Io non risposi, avrei dovuto ammettere
che mi doleva il mondo,
che l'esistenza era solamente
l'incastro di un mosaico in bianco e nero
di croci e fallimenti,
e avevo spalle stanche...
Rivivo nel riflesso di un'immagine
solcata dagli istanti,
ed ogni ruga è un taglio dei miei giorni;
tu srotola il gomitolo d'errori,
intessi nuove vesti sopra i ferri
della tua età leggiadra,
e sboccia come un giglio a primavera,
ed io sarò il tuo stelo e la tua linfa;
ma un dì sarai tu il mandorlo possente
che dona fiori e frutti,
e resterò incantata,
a soffiar brezza dentro il tuo splendore.
Quando non mi vedrai, potrai sentire
in mezzo ai rami, forte la mia essenza,
e capirai che contemplai la luna
soltanto per carpirne un po' di luce,
creandomi un triangolo dorato,
sfogliando sogni, come margherite,
per ritagliare attimi fuggenti
da regalare a te; forse, nel cielo,
perdendoti in silenzio in un immenso
volare senza tempo,
potrai trovare un senso alle parole.



4 commenti:

  1. Un cantico di ricordi e di affetto dedicato alla figlia quello della Poetessa Nadia Milone. Sfoglia gli anni e i sogni 'come margherite' per lasciare per lasciare testimonianza dell'amore coltivato quotidianamente. E la lirica, nella sua superba luminosità, vuole rappresentare anche un testamento, non di averi, ma di perle di vita:
    "potrai sentire
    in mezzo ai rami, forte la mia essenza"
    di momenti di panica, avvolgente bellezza.
    Credo che ogni figlio desideri una canzone d'amore così...
    Maria Rizzi

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  2. Concordo con Maria Rizzi: questa poesia è lirica allo stato puro. Un lirismo non fine a se stesso ma al servizio dei contenuti: alti e persuasivi, così come inequivocabilmente convincente è l'autenticità del dettato.
    Forse (dico forse non conoscendo le altre prove) una menzione, seppure d'onore, potrebbe stare stretta ad una siffatta poesia. Complimenti, comunque.

    Sandro Angelucci

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    1. Caro Sandro, in qualità di direttore artistico del Concorso Parasio Città di Imperia, laddove la signora Milone si è così ben distinta, mi sento in dovere di dire che il livello delle liriche finaliste era tale da giustificare il premio conseguito dalla concorrente. A tutti i vincitori le mie più sentite congratulazioni, e a voi, cari amici, i migliori saluti.

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  3. Scopro solo ora questa piacevolissima sorpresa. Grazie al prof. Pardini per aver ospitato una mia poesia sul suo blog. Grazie anche alla Sig.ra Maria Rizzi e al Sig.Sandro Angelucci per gli splendidi commenti. Sono onorata di ricevere tali complimenti.
    Una Menzione d'Onore, per me che sono agli inizi, è davvero molto, gli altri lavori erano sicuramente ad un livello superiore, ma... si prosegue, sempre, e chi lo sa cosa riserverà il futuro.
    Ancora grazie a tutti.

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