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lunedì 4 dicembre 2017

TULLIO MARIANI: "LE MIE LORELEY", "SEGNALAZIONE AL PREMIO PARASIO CITTA' D'IMPERIA"



eine)
                  LE   MIE LORELEY
             …Ein Märchen aus uralten Zeiten
               das kommt mir nicht aus dem Sinn.
                (H. Heine)



La fiaba di tempi passati
che stenta ad uscirmi di mente
non narra di bionde sirene
dal pettine d’oro lucente.

Racconta lo scarno torrente
modesto, di poche pretese
che dava l’umore dei campi
e dette il suo nome al paese,

di bianche lenzuola distese
sull’erba a brillare di sole,
di donne, di sobrie fanciulle:
lavare, scambiarsi parole,

narrarsi qualcosa che duole,
parlare di gioie e di affanni.
Conforta e lenisce il dolore
lo sbattere allegro dei panni.

Rinnova la conta degli anni
il vecchio seduto alla riva,
riallaccia memorie e rimpianti
in qualche illusione tardiva.

A tratti la pipa ravviva
tra sbuffi di fumo azzurrino
e scruta i polpacci procaci
e tace, e bestemmia il destino.

Il sole già arriva al declino
con nuvole a fargli corona.
Le donne raccolgono i panni
nei cesti, e l’Angelus suona.

E scherzi, battute alla buona,
rumore di zoccoli ai piedi,
un tratto di strada a ciarlare,
la casa dai semplici arredi.

Saluti, pacati congedi
sugli usci, a concludere il gioco,
disporre la mente alla sera,
ristare, riflettere un poco

e prima di accendere il fuoco
la posa dei panni lavati.
Non è grande storia o poesia:
è fiaba di tempi passati.

1 commento:

  1. Tullio Mariani, del quale ben conosco le doti di Poeta, che ama il metro classico e sa farne uso modernizzandolo e rendendolo onda purissima di musica, dà prova in questa lirica delle sue doti di magnifico acrobata delle parole,ricordando con nostalgica malinconia non 'la fiaba dei tempi passati', ma la roccia detta Loreley, nella stretta curva della valle del Reno, dove si svolgeva la vita difficile delle donne e dove l'esistenza era scandita dalla semplicità delle storie dei borghi. Un'atmosfera che evoca le liriche del Pascoli, con versi crudi e lievi al tempo stesso. Un canto per gli umili, per le persone capaci di allenarsi al tempo senza pretese. Quanta sanità e quanta saggezza nel poetare del grande Mariani! Di fronte alla sua capacità espressiva mi sento ben povera cosa...
    Maria Rizzi

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