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lunedì 19 marzo 2018

N. PARDINI LEGGE: "TUTTO IN UN ABBRACCIO" DI PAOLO BUZZACCONI


Versi consegnati ad un intreccio di endecasillabi di plastica sonorità. Tanta musicalità di positura classica; di euritmica armonia che contrasta con un contenuto esiziale, doloroso, disumano per i suoi risvolti tragici: ossimorica combinazione in un tracciato duale che fa dell’uomo un mélange di amore e dolore: ricordi come sassi, paura di ogni gesto, emozioni perse, ritrovate,  pensieri come colpi di pistola sparati nel silenzio della sera. Tutto si combina in un diluirsi di forte emotività; tutto è convogliato verso un amore che fiero e libero sconfigge in un abbraccio il male oscuro. Sì, è il sentimento dei sentimenti, il gioco delle affinità emotive, l’afflato di un incontro infinito a vincere la  battaglia: “e dolcemente si torna ad esser padri e madri e figli e sogni senza tempo da cullare”. Il coup de queue finale è la luce ritrovata.
L’ Alzheimer è una delle peggiori malattie della nostra effimera esistenza: sottrazioni psico-patologiche, memoriali,  inesistenza fra dolorose presenze che ti guardano spaesate in questa fuga dalla vita. Il poeta, con una composizione di rara partecipazione, vive la storia con animo e corpo rendendoci presenti fino alla fine;  fino al forte abbraccio che vince la buia e lunga notte:
Stringimi forte, che la notte passa.

N. Pardini 

Tutto in un abbraccio
(per dire dell’Alzheimer)
  
Milioni di ricordi come sassi
trascinano la mente nel sospetto
che quello che ora accade non sia vero.
Paura di ogni cosa, di ogni gesto,
di ogni emozione persa o ritrovata,
pensieri come colpi di pistola
sparati nel silenzio della sera.
Eppure, fiero e libero, l’amore
sconfigge in un abbraccio il male oscuro
che logora il passato e dolcemente
si torna ad esser padri e madri e figli
e sogni senza tempo da cullare.
Stringimi forte, che la notte passa.

Paolo Buzzacconi

4 commenti:

  1. Bravo Paolo! Quanta eufonica bellezza in questi versi. E quanta fiducia - nel senso ancora più rafforzativo e garante - di fede vera.
    La tua poesia ha una dote ormai sempre più rara: la spontanea semplicità che - sola - è dei poeti autentici.
    Grazie,

    Sandro Angelucci

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  2. ...stringimi forte, che la notte passa"
    ed è questo il ricordo di mio padre, dei rari momenti di lucidità e dei suoi sorrisi colmi d'amore. L'Alzheimer è un male oscuro che ti porta via le persone care pur avendole accanto. Franca Donà

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  3. Potrei conoscerti da cent'anni, Paolo, continueresti a sorprendermi. Sei sempre unguento sul male, sulle storie difficili da affrontare. Ti dissi un giorno 'dell'arcobaleno nelle pozzanghere', ricordi? Beh, a d scovarlo il primo sei tu. E non oso definire pozzanghera una malattia che rapina i ricordi, il senso del proprio essere, le storie attuali, Un male che sconvolge i ruoli e rende figli i padri o le madri. Non tutti sanno accettarlo. Per troppe persone gli amori che sono stati grembi, abbracci, carezze, consigli, serate sul divano non hanno il diritto di trasformarsi in creature da accudire. E si ricorre alle cliniche a lunga degenza, agli ospizi, alle 'badanti', figure centrali di questo secolo. In te, Paolo, esiste la continuazione dell'Amore, che dolcemente si trasforma, si adegua al nuovo status, è arco teso al dono. Nel leggerti ho rivisto in centinaia di flash la mia storia. Posso dire 'capisco' i tuoi versi, in quanto il verbo capire credo vada usato solo quando le situazioni si sono vissute, e posso aggiungere che ogni termine mi ha commosso e riportato sui passi dell'affetto difficile. Il più importante e il più bello. Insegni, come sempre, affermi che 'fiero e libero, l’amore
    sconfigge in un abbraccio il male oscuro' e incarni il figlio che ognuno vorrebbe avere.
    La chiusa è struggente, ruba l'anima e la restituisce degna. Mai saremo salvi fin quando non sapremo capire che la vita è una ruota, che il verbo amare ha molte declinazioni ed è troppo scontato arrendersi alle più facili. Grazie infinite. Nazario, ovviamente, ha detto tutto, ma nel mio piccolo, nel rapporto fraterno che mi lega a te, non potevo astenermi. Ti stringo al cuore e... 'la notte passa sempre'.
    Maria Rizzi

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  4. Caro Nazario, le tue letture sono sempre un grande momento di crescita. Hai una capacità straordinaria di entrare nei pensieri di ogni autore, coglierne le preziosità e sciogliere ogni riserva creando così un momento di appassionante, autentica condivisione. Il tuo donarci l'approdo sulla meravigliosa Leucade, poi, è veramente un regalo dal valore inestimabile.
    Grazie di cuore per il tuo preziosissimo lavoro, un caro saluto.
    Paolo

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