Paolo Bassani, collaboratore di Lèucade |
PREMIO NAZIONALE DI POESIA
CESARE ORSINI
Sono passati 34 anni dalla prima edizione del
Premio “Cesare Orsini”ma questa manifestazione nata per onorare la poesia non è invecchiata. Anzi, ha acquisito negli
anni nuovo vigore.
Questo, sicuramente,
fa onore agli organizzatori ed al Comune di Santo Stefano di Magra. Penso che
parecchi poeti nazionali, grazie al “Cesare Orsini”, hanno conosciuto un
suggestivo scorcio del nostro paesaggio: Ponzano Superiore con la incantevole
Piazza Colonna da cui si domina la parte finale della vallata della Magra fino
al mare. In Piazza Colonna è avvenuta, anche quest’anno, la premiazione, alla
presenza del Sindaco di Santo Stefano di Magra, Paola Sisti, con la lettura delle
liriche premiate, declamate dall’attore Roberto Rolla.
La commissione giudicatrice, presieduta da Donatella Zanello,
e composta dalle insegnanti Paola Cossu, Carla Cozzani, Maria Milda Ferrari e
Marcella Tasso ha assegnato i seguenti
riconoscimenti:
1° PREMIO
alla poesia "Quando i gabbiani” di
Paolo Bassani
2° PREMIO alla poesia
“Ricordo di Ava” di Ornella Cantambiano
3° PREMIO alla poesia “Figlia madre” di Egizia Malatesta
La presidente Donatella Zanello ha introdotto la
cerimonia con un suo apprezzato intervento:
Relazione introduttiva
di Donatella Zanello
LETTURE: dalla raccolta GIORNI DI VENTO, Donatella Zanello, ETS, Pisa, 2017:
Tema: la Poesia e il Tempo. Letture
di Donatella Zanello
Il
fiume Magra, la corsa dei camion
sulle
strade polverose dell'estate, nella canicola
implacabile
di luglio, che annienta
anche
i pensieri, che ferma il movimento
delle
cose, dell'erba, in una calma mortale.
E
cerchi un filo d'aria, un soffio che ti sollevi,
una
goccia d'acqua sulle labbra arse,
il
volo di una farfalla, gli occhi di un gatto.
Qualcosa
che interrompa l'arsura, la cappa
di
piombo e fuoco sopra la terra. Uno spiraglio,
uno
zampillo d'acqua pura. Acqua di fiume,
di
mare, di stagno, di vecchia pioggia.
Illusione,
miraggio, ennesima chimera.
Il
tempo è un cielo grigio come il piombo.
All'orizzonte,
le nuvole in nebbia si disfanno.
La
voce del mare si sente forte nel vento
e
dentro la conchiglia. La parola divina
è
imprigionata. E' stato bello vivere, così bello
che
chiedo una tregua in cui tornare solo
ai
giorni migliori. Indietro, invece, non si torna
e
fugge lontano il tempo, ladro e viaggiatore.
Fuori
un vento leggero nella sera
accarezza
vele di tristezza. E' un pensiero
malinconico,
un canto disperato per tutti
i
rimpianti. Mute, immobili le statue divine
sono
testimoni a me che respiro. Paladini
del
nulla, i ricordi volano da una corolla all'altra
di
petali, di petali che fuggono nella notte.
Dunque
è stato tutto solamente un sogno.
Frammenti
si disperdono nell'universo.
Tema:
i luoghi della Vita e del Tempo: Poesia di Maddalena Galli Zanello.
Legge
Roberto Rolla
Paese
mio ridente
tra le
colline ricche
di
viti e di olivi antichi.
Spicca
nella macchia
mediterranea
il
pino di Aleppo.
Sentieri
di pietre remote
portano
al mare
orlato
di bionde spiagge,
dove
le agavi e le palme
crescono
spontanee.
Case
dai vivaci colori
si
addossano l'una all'altra,
in
alto il castello austero
sta a
testimoniare
un
passato ricco di storia.
Il
prezioso silenzio
un
tempo regnava ovunque,
sulle
porte la chiave
non
girava
nemmeno
di notte.
La manifestazione ha avuto una cornice di
belle immagini: una mostra pittorica da parte degli artisti dell'Associazione
Culturale "La Fenice ",
presentata dalla Presidente Paola Cossu.
Anche questa edizione è stata armonizzata dalle note del concerto
"Sogno tra musica e poesia" con Aliano Frediani al pianoforte e un gruppo
di giovani musiciste.
ALCUNE IMMAGINI
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