Lorena Turri, collaboratrice di Lèucade |
LA GOCCIA
E’ quando ho bisogno di
pace
che vengo a te
come l'anziano d’inverno
va al fuoco
a scaldarsi le mani
e nel tepore che nobile
giunge
e raggiunge il mio cuore,
ai silenzi e alle attese
trovo conforto.
Sei la mensa imbandita
d’ogni pietanza più
semplice e buona,
la mia fame saziata.
E la sete si placa
dal tuo calice colmo.
L’anima t'offro - a
petalo aperta* -
non nell’intento di farti
un regalo,
ma per la gioia della tua
presenza
perché niente si prende
e mai niente si dà
quando l’amore si schiude
al mistero.
Sei della vita la cosa preziosa,
la goccia
che la lucciola beve
per dar luce al suo volo.
Lorena Turri
*Nota: "Aprire a
petalo" è una fase degli origami. Per costruire, ad esempio, una rosa,
dopo un certo numero di piegature, si "apre a petalo". Ho immaginato
di "aprire a petalo" l'anima ripiegata su se stessa.
E l'hai aperta l'anima, Lorena, l'hai schiusa con l'intento di ricevere 'la gioia di una presenza'... La tua profondità è rara e preziosa e la tua capacità di scrivere sia in metrica che in versi liberi senza rendere i versi prosastici è sempre meravigliosamente presente e mi fa pensare alla frase ascoltata solo ieri e pronunciata da Italo Calvino, secondo la quale l'arte è saper mettere 'il mare in un bicchiere'.
RispondiEliminaTu possiedi quest'Arte, così come sei detentrice di un'originalità, che lascia impietriti. Pochi possiedono il tuo talento, la tua capacità di 'commistione' con il privato che nulla toglie alla letteratura, anzi rappresenta una forma di addizione. Sono rimasta folgorata e ti abbraccio per dirti la mia gratitudine e il mio affetto.
Maria Rizzi