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sabato 26 gennaio 2019

MARISA COSSU LEGGE: " IL RITORNO" DI LINO D'AMICO


 Marisa Cossu legge “Il ritorno
Una poesia di Lino D’Amico

Marisa Cossu,
collaboratrice di Lèucade


Il poeta pone al centro di questa lirica il sentimento del tempo: è una riflessione interiore che coinvolge il cuore e la mente nell’indagine di ciò che si è perduto, di quelle periferie dell’anima che possono essere rivisitate dalla memoria e che evocano l’oraziana constatazione dell’attimo fuggente, da cogliere prima che scompaia per sempre. Che cosa resta del Tempo se non il presente, quell’attimo sottolineato più volte dal Poeta con l’anafora “c’è”, la persistenza del fragile vissuto che trae forza da emozioni, atmosfere, ricordi e sensazioni. Il passato è nel groviglio tenero del vissuto, nei suoi lampi di coscienza, mentre il futuro ancora non c’è, né lo potremo mai conoscere perché in realtà esso è il presente che stiamo vivendo qui ed ora.

“C’è un luogo che aspetta il ritorno
alla ricerca di uno stato di quiete …”

Nel presente, il poeta pone l’attesa del ritorno nell’emozione di un suono, dello sguardo puro di un bambino, nel ricordo di carezze d’amore. Sa che adesso è il tempo di avviarsi all’autunno della vita

lasciando che i pensieri spazzino/ là dove i passi non giungeranno mai,/ per cogliere nel palpito del vento/ la fragranza di aromi svaniti/ di una stagione che fugge inarrestabile/”.

Qui si legge la propensione intimistica e riflessiva del poeta che, ripiega in se stesso e nella nostalgia dei beni goduti dalla sua anima sensibile nel corso del lungo, eppur troppo breve, viaggio della vita. Sono polimetri, quelli di Lino, che spiegano e raccontano con profonda semplicità, la bellezza di un lungo peregrinare per stagioni e paesaggi:

“C’è un profumo per viaggiare con il pensiero
lungo sentieri da percorrere
nella melodia dell’esistenza …”
“C’è un luogo … un tempo ... un profumo”

C’è un “non luogo”, quindi, dove intravedere il ritorno delle emozioni, le ragioni di questa evanescente magia della memoria e divenire eterni nell’attimo presente. Lino ha classicamente trasposto in poesia, tenendo fede al proprio stile e all’inconfondibile dolcezza del verso, un concetto filosofico alto, quello del tempo, di ciò che noi intuiamo e sappiamo di questo mistero . Lo ha reso attraverso pensieri, parole e immagini che leggiamo con intensa partecipazione perché ci appartengono e ci regalano attimi di emozionante lettura.

“Anche le parole che ora diciamo
Il tempo nella sua rapina
ha già portato via
e nulla torna”.
(Orazio, I, II)
Marisa Cossu



Il ritorno

C’è un luogo che aspetta un ritorno
alla ricerca di uno stato di quiete
che vive nel suono di un’eco,
nella voce del silenzio,
nello sguardo di un bambino,
nelle carezze di chi ci ha amato.
C’è un tempo per scoprire ciò che sarà,
lasciando che i pensieri spazzino
là dove i passi non giungeranno mai,
per cogliere nel palpito del vento
la fragranza di aromi svaniti
di una stagione che fugge inarrestabile.
C’è un profumo per viaggiare con il pensiero
lungo sentieri da percorrere
nella melodia dell’esistenza
per ritrovare celati ricordi
tra le emozioni del gioco di colori
nascosti nella polvere delle sensazioni.
C’è un luogo … un tempo … un profumo …
che vogliamo ritrovare
per cercare la ragione di quel ritorno,
per dare voce ad una emozione,
per rifugiarci in un istante di eternità
e coglierne l’attimo, prima che si dissolva.

Lino D’Amico


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