Giacomo
Bracci: La febbre del volo. La storia dei
f.lli Antoni. Felici Editore Junior. Ghezzano (PI). 2012
Un racconto snello,
affascinante, frutto di una penna adusa alla scrittura: una storia, una
biografia, una avventura che sotto gli occhi, la creatività, il rigore
analitico di Giacomo Bracci, assume valenza oggettiva, staccandosi in
parte dalla vicissitudine dei fratelli
Antoni, per farsi materia umana, trasversale. La febbre del volo. La storia dei fratelli Antoni, il titolo del
libro, che, editato per i caratteri di Felici Editori Junior, si presenta con
una veste grafica accattivante, per copertina (un aereo in volo), caratteri,
impaginazione, quarta e soprattutto per le
artistiche illustrazioni di Silvia Letta. E si sa quanto il tema del
volo abbia contagiato l’uomo fin dalla sua venuta sulla terra. Quell’uomo che
ha sempre provato un certo disagio per i vincoli che l’hanno legato agli spazi
ristretti di un soggiorno. Da lì il bisogno di evadere, di allungare il tiro
nell’azzurro del cielo, per soddisfare il suo input di ricerca e di evasione.
Ma qui la storia è reale è
“l’autentica... storia dei fratelli Guido e Ugo Antoni, i fondatori
dell’Aeroporto Internazionale di Pisa San Giusto e pionieri dell’aviazione
italiana... Volare... Fra mille peripezie e strani personaggi, invenzioni
strabilianti, grandi successi e brutti atterraggi, i fratelli Antoni hanno
scritto una pagina straordinaria per Pisa e per il nostro Paese, raccontata per
la prima volta con un linguaggio semplice e schietto che non mancherà di
divertire grandi e piccini” (dalla quarta di copertina). Il tutto nello stile
di Giacomo Bracci che ha già dimostrato con le sue precedenti pubblicazioni il
valore etico e letterario, estetico e
storico, dei suoi scritti. Un Autore cresciuto con la passione della Poesia e
della Narrativa. Chi ha letto le sue pagine sa quanta maestria rivelino; quanta
potenza creativa reifichino; e di quanta inventiva, di quanto rigore metodologico,
e di quale senso organizzativo e di
ricerca siano frutto. Giacomo è pisano, laureato in Giurisprudenza e Scienze
Politiche. Ha scritto per ragazzi Il
carrozzone notturno di Willy Bert (2003), Il paese sulla luna di Willy Bert (2004), La notte più magica di Willy Bert (2005) e La Strega Belilla (2007) che sono stati adottati come testi di
narrativa in scuole elementari e medie. Ha fatto ricerca sul mondo delle
tradizioni cittadine, firmando inoltre L’Aquila
sul Ponte della Magistratura di San Michele raccontata dai protagonisti
(Felici Editore , 2010). Una mente vulcanica, un intelletto creativo, con la
rarissima dote della scrittura facile, apodittica, conclusiva, paratattica,
coinvolgente. Chi ha letto le sue opere e chi ha avuto il privilegio di averlo
avuto come suo studente, può, senza dubbio di smentita, affermare le sue grandi
qualità dialettiche e di lucida organizzazione rielaborativa. Un vero scrittore
come pochi ce ne sono in questo mondo arruffato, pieno di confusione, di superficialità
e di disvalori. Troppo lungo sarebbe il discorso se dovessi stare dietro alle
mie memorie di insegnante, e tanta l’emozione per essere stato ripagato da
personaggi di tale cultura e inventiva.
Ma bando alle emozioni, il
compito del critico non è quello di rivelare tutto, ma di avviare alla lettura.
E questo libro vi emozionerà lasciando in voi il grande piacere di averlo
letto.
Nazario Pardini
Nessun commento:
Posta un commento