E’ STATO PRESENTATO A ROMA IL LIBRO “CON LE
MANI CARICHE DI ROSE” DI MICHELE CACCAMO
mar152019
di SILVANA LAZZARINO – L’INCONTRO. La presentazione all’Auditorium Parco della Musica. Letture a
cura di Neri Marcorè e Maria Rosaria Omaggio. Tutti i nomi su La Voce
del Nisseno
Scrittore,
poeta, editore, paroliere e drammaturgo, MicheleCaccamo (Taurianova,
21 dicembre 1959), ha fatto della scrittura uno strumento privilegiato per
parlare di denuncia sociale e dare voce a un’analisi introspettiva per
affrontare il metafisico, lo spirituale, soffermandosi sulla condizione
esistenziale dell’uomo e guardare ad un possibile incontro tra le varie
religioni. Diverse le sue pubblicazioni per il teatro, la narrativa, la poesia
e numerose le collaborazioni su importanti testate giornalistiche tra cui
“Repubblica.it”, “Il Sole 24 Ore”, “Poesia”, “Il Manifesto”, “Calabria Ora”,
“Gazzetta del Sud”. Vanno menzionate tra le sue opere “Intrappolati” (2017) “La
meccanica del pane” (2017) e “L’Anima e il castigo” (2018) edite da
Castelvecchi.
E’
stato assistente parlamentare alla Camera dei Deputati nella XII e XIII
Legislatura e ha svolto mansioni di Ufficio Stampa, Pubbliche Relazioni e
Relazioni Esterne. Da non perdere l’incontro dedicato alla presentazione del
suo libro “Con le mani cariche di rose” (Elliot edizioni anno 2019) che è stato presentato
a Roma il 16/03 all’Auditorium Parco della Musica (Via Pietro de Coubertin, 30)
nello Spazio Auditorium Arte alle ore 13. Ha resentato Michele Caccamo, con l’intervento di Arnaldo Colasanti e le letture a cura di Neri Marcoré e Maria Rosaria Omaggio. Ad accompagnare la presentazione le
musiche di Oscar Bonelli.
Protagonista
è l’Amore, quello assoluto, l’infermità d’Amore di cui Caccamo ha trattato in
diverse sillogi. Sono immagini cariche di questo sentimento, riflesse
attraverso i suoi pensieri che coinvolgono l’uomo e il suo viaggio, qui, per
capire dove risiede l’essenza di ogni azione, gesto, sorriso, sofferenza, alla
ricerca di qualcosa che da sempre gli appartiene nel suo essere sospeso tra
finito e infinito desiderando la verità. In questo viaggio sull’amore Caccamo
si è ispirato alle lettere e alle liriche della poetessa britannica Renée
Vivien, pseudonimo di Pauline Tarn, trasgressiva e raffinata, la cui vita fu
breve, ma intensa e tormentata come testimoniano i suoi scritti che parlano di
amori lesbici e di questo sentimento, l’amore, in cui credeva quale forza per
superare ipocrisie e difficoltà. E’ conosciuta anche con il soprannome “Musa
delle violette”.
Tra le
pubblicazioni poetiche di Caccamo vanno citate: “Poesie in un linguaggio di
Luce/ Poems in the language of Light/ قصائد بلغ “ (con Munir Mezyed) (poesia) prefazioni
di Alaa Eddin Ramadan e Franz Krausphenaar. Edizioni in Italiano, Inglese,
Arabo 2010 e “Dalla sua bocca-riscritture da undici appunti inediti di Alda
Merini” (con Maria Grazia Calandrone)
2013 da cui è stato tratto lo spettacolo “Il segno clinico di Alda” portato in
tour nei principali teatri della Calabria nel 2013.
Francesca
Mazzucato scrive di lui: “Poesia
viscerale, questa di Caccamo, tra amore sacro e profano: poesia carnale ma al
contempo d’intensa capacità immaginativa, visionaria, spirituale, che usa il
proprio corpo come strumento inevitabile per sondare l’arcano dell’Amore e
tutto ciò che esso sovrasta.” Alda
Merini così esprime il suo pensiero sulla poetica di Caccamo: “…amore fisico, amore metafisico, liriche
pregne di vorace desiderio di corpi in movimento ma altresì dischiuse ad una
idealità rara e rarefatta. Michele Caccamo conosce bene l’irregolarità dell’ode
ma seduce la conclusione di ogni verso…”.
I testi
di Caccamo, direttore della Casa Editrice Emersioni ed Editore de Il Seme
Bianco che collabora con l’Iplac, sono tradotti in Egitto, Yemen, Indonesia,
Siria, Palestina, Sud Asia, Russia, Cile, Argentina, Messico, Spagna, Francia e
Stati Uniti.
Silvana Lazzarino
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