Pagine

mercoledì 10 luglio 2019

EDDA PELLEGRINI CONTE: "BORGO MONTANO"


Carissimo Nazario,
per salutarti e dirti grazie di quanto  fai per tutti noi ti faccio dono qui della mia ultima poesia scritta proprio nel borgo  di Cutigliano (dove per anni e anni ho sempre passato le vacanze con mio marito ). Forse ci troverai qualcosa di diverso rispetto allo spirito doloroso del recente passato....la vita continua e la poesia aiuta...
Questa una mia riflessione: TIENI STRETTI I PENSIERI DI IERI: NON SONO RICORDI, E' VITA!
  

 BORGO MONTANO

Tra i monti rivedo il borgo antico
dove i ricordi parlano di storia
e di fantasmi veri.
Li muove tra le case il vento
come mitici asfodeli in una danza
un'irrisione ad annegati giorni.
I passi sulle vie selciate
rimandano alla vita...
e quella vecchia vetrina
ad una moda ricca di altro tempo
il pallore di chi invecchia dietro al banco
racconta un'altra storia.
C'è il bosco che verdeggia ancora
con gli uccelli a gorgheggiare
il consueto richiamo dell'amore
tutte le chiacchiere all'intorno
non portano disturbo ai miei pensieri...
Rammento in quel giardino
la magia di mezzanotte
l'esotica pianta che sbocciò l'unico fiore...
ma presto tutto appassì
come quel fiore
che regalò un'effimera bellezza.

Edda Conte  -Giugno 2019 Nel Borgo di "Catilina"

Arrivederci carissimo amico,
con affetto, Edda


8 commenti:

  1. Poesia di alta tensione emotiva, i cui versi in ontologica contemplazione, accolgono un animo nuovo, e lo seguono nelle sue passeggiate memoriali di un profondo significato esistenziale, che ora, stemperate dal tempo, si riposano in una nuova realtà. Tutto si calma, tutto si fa rivisitazione di un'anima cosciente del dum loquimur oraziano. La vita corre, dando prova della sua sottile significanza; e si distende su note di una canzone che mantiene, a dispetto del tempo, il suo fascino storico e melodico. Bella poesia!!!
    Nazario

    RispondiElimina
  2. Ritrovo te carissima Edda, e ne sono felice: te, le tue emozioni, la tua sensibilità, i tuoi pensieri, il tuo amore e la tua attenzione per la vita che continua. Ti ritrovo e spero per te: la POESIA aiuta, guarisce, porge serenità e bellezza a chi scrive e la vive e al lettore. E la montagna con i suoi silenzi ed i suoi misteri sa fare da silenziosa partecipe maestra maestra.

    RispondiElimina
  3. "la vita continua e la poesia aiuta". Quanta verità inconfutabile carica di tenerezza per chi la scrive e per chi la legge o ascolta. La poesia ha un suo scopo e/o scopi in questo mondo e ogni autore/autrice ne ravvede il proprio nel farla che non è certo quello di divertirsi a giocare con le parole come qualcuno ha detto e scritto; a me pare, poeticamente limitativo. Cara Edda che dirti del testo sopra, così pacato, rilassante che induce al ristoro dell'animo dopo i giorni turbinosi vissiti e subiti. Bellissimo quel "un'irrisione ad annegati giorni": Da questo verso si dipana la voglia di ricomciare a vivere pur ritornando ai luoghi del passato che più non turbano perchè anche i "pensieri (negativi) di ieri sono vita" ma da riscattare anche immergendosi nella natura/campagna con il cinquettio irrefrenabile degli uccelli o il chiacchierio dei simili che più non disturba la solitudine del cuore anche se stenta ancora a dileguarsi e del tutto. Pasqualino Cinnirella.

    RispondiElimina
  4. Grazie Pasqualino. Il tuo commento rivela la tua consueta attenzione alle parole e a ciò che ci sta dietro, e certamente la tua sensibilità .
    Ti ringrazio anche di questa tua partecipazione.
    Un saluto e un abbraccio.
    Edda

    RispondiElimina
  5. E un grazie particolare alla mia carissima amica , sempre straordinaria critica Maria Grazia Ferraris, che da sempre sa vedere oltre la siepe delle mie parole.
    Il mio abbraccio. Edda.

    RispondiElimina
  6. I territori della memoria si esplorano in silenzio e, nonostante le grandi diversità, hanno tratti in comune. Forse la nostalgia, forse la tendenza a leggerli con occhi nuovi, forse l'affetto che ci lega a essi. Nel leggerti,Edda, ho rivisto la villa della nonna a Portici. Era simile a un borgo.
    " Rammento in quel giardino
    la magia di mezzanotte"... Io rammento tante magie di mezzanotte, i fuochi fatui, la gioia di essere liberi...
    Tu parli di un borgo, di un luogo caro ai tuoi passi, ai tuoi silenzi, alla tua volontà di sentirti protetta.E' bellissima l'immagine di quanto la magia del luogo ti rendesse immune dalle'chiacchiere all'intorno'... Il borgo, descritto con sapienza, tenerezza e musicalità torna a vivere, amica mia. E' visibile, come quel fiore, allegoria forse di un sogno, che 'sbocciò l'unico fiore'... Hai donato uno spaccato della tua vita quasi scusandoti. I ricordi sono il pozzo dal quale attingiamo le forze per fronteggiare l'oggi e il futuro. La tua storia ha dato forza anche a me. Grazie infinite e un abbraccio.
    Maria Rizzi

    RispondiElimina
  7. I tuoi commenti cara, cara e gentile Maria Rizzi, ogni volta mi fanno sentire speciale; mi gratifichi di una tua partecipazione emotiva che va oltre la lettura critica del testo. Trovo che questo sia molto bello, perché riesce a creare tra noi un legame affettivo anche a distanza.
    Mi unisco pertanto alla magia dei tuoi ricordi come tu ti sei avvicinata ai miei. Ti ringrazio e ti abbraccio.
    Edda Conte.

    RispondiElimina