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giovedì 11 luglio 2019

EMANUELA BALLOTTA LEGGE: "SE DENTRO TI GUARDI" DI OTTORINO PENDENZA, G. MIANO EDITORE


Emanuela Ballotta legge “SE DENTRO TI GUARDI” di OTTORINO PENDENZA
Guido Miano Editore, 2019, Milano
mianoposta@gmail.com


La lettura di questa raccolta di poesie è per l’anima come una sorgente freschissima che sgorga nel deserto. Profondi e mirabili i contenuti, pura e raffinata la forma. Il poeta Ottorino Pendenza ci offre una molteplicità di immagini squisite, ma in questo breve commento contemplativo desidero soffermarmi principalmente su tre temi, sviluppati all’interno del percorso di fede. Essi sono la luce, la trasfigurazione e la lotta.
Lotta contro il male, luce ineffabile di Dio, trasfigurazione della natura, del quotidiano, del dolore, che in Cristo diviene gioia. La luce sublime di Dio è anche nell’appassionato anelito d’amore che Egli ispira al cuore del poeta. Presente nella poesia A te anelo, Signore, negli ultimi tre versi sublimi: “A Te dunque anelo, Signore, / perché mi formasti / per essere tuo in eterno.” La luce di Dio è dolcezza infinita nella composizione: “E’ questa l’ora” . “E’ questa l’ora / in cui (l’anima) più viva sente, / nella notte che incalza, / la sua dolce presenza”.
Proseguendo nel cammino di fede, lo Spirito di Dio ci dona la sua luce e trasforma in gioia il nostro dolore: “Se in Cristo noi confidiamo, / di nulla dovremo dolerci”. Ottorino Pendenza ci conduce in un cammino ascensionale nella luce e nella trasfigurazione: lo splendore divino parte dalla santificazione del nostro umile “qui ed ora”, poi si espande fino ad abbracciare l’intero universo, nella mirabile poesia E’ il Tuo volto, Signore. “E’ il tuo volto che accende / l’intero universo, / vivifica in noi la speranza, / e la fede rinsalda.” La natura, con le sue multiformi meraviglie, è splendido dono di Dio e la sua contemplazione ci spinge a lodare il Creatore: “La mente allora, /... tra le immense galassie / ardita e leggera s’inoltra.” (Nella tacita notte)
La nostra vita terrena è straziata dalle prove e da tremendi dolori, ma il Signore, come ha cambiato l’acqua in vino, così muta la nostra sofferenza in letizia, perché Egli è il Tutto, è il Re dei re. Leggiamo infatti nella squisita lirica: L’Eterno Presente: “Perché Tu sei l’Immenso, / Tu l’Ineffabile, / Tu l’Alfa e L’Omega, / Tu l’Eterno Presente.” Ad ognuno di noi che soffre e che spera dice il poeta: “Rivesti il tuo cuore di luce / che mai conosce declino.” (Avventato tu cerchi). Il tema della lotta è unito a quello della croce. Soltanto unendo le nostre sofferenze a quelle di Cristo e offrendoci con Lui al Padre in olocausto di soave odore potremo vincere il male dentro e fuori di noi. Ottorino Pendenza in quest’opera ci dona un ponte di luce che ci unisce all’Infinito, ci offre un arcobaleno di speranza con le sue liriche, sublimi nel contenuto, purissime nella forma.

Emanuela Ballotta





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