Emanuela Ballotta legge “SE
DENTRO TI GUARDI” di OTTORINO PENDENZA
Guido Miano Editore, 2019,
Milano
mianoposta@gmail.com
La lettura di questa raccolta di poesie
è per l’anima come una sorgente freschissima che sgorga nel deserto. Profondi e
mirabili i contenuti, pura e raffinata la forma. Il poeta Ottorino Pendenza ci offre una
molteplicità di immagini squisite, ma in questo breve commento contemplativo
desidero soffermarmi principalmente su tre temi,
sviluppati all’interno del percorso di fede. Essi sono la luce, la
trasfigurazione e la lotta.
Lotta contro il male, luce ineffabile
di Dio, trasfigurazione della natura, del quotidiano, del dolore, che in Cristo
diviene gioia. La luce sublime di Dio è anche nell’appassionato anelito d’amore
che Egli ispira al cuore del poeta. Presente nella poesia A te anelo, Signore, negli ultimi tre versi sublimi: “A Te dunque
anelo, Signore, / perché mi formasti / per essere tuo in eterno.” La luce di
Dio è dolcezza infinita nella composizione: “E’ questa l’ora” . “E’ questa l’ora
/ in cui (l’anima) più viva sente, / nella notte che incalza, / la sua dolce
presenza”.
Proseguendo nel cammino di fede, lo
Spirito di Dio ci dona la sua luce e trasforma in gioia il nostro dolore: “Se
in Cristo noi confidiamo, / di nulla dovremo dolerci”. Ottorino Pendenza ci
conduce in un cammino ascensionale nella luce e nella trasfigurazione: lo
splendore divino parte dalla santificazione del nostro umile “qui ed ora”, poi
si espande fino ad abbracciare l’intero universo, nella mirabile poesia E’ il Tuo volto, Signore. “E’ il tuo
volto che accende / l’intero universo, / vivifica in noi la speranza, / e la
fede rinsalda.” La natura, con le sue multiformi meraviglie, è splendido dono
di Dio e la sua contemplazione ci spinge a lodare il Creatore: “La mente
allora, /... tra le immense galassie / ardita e leggera s’inoltra.” (Nella tacita notte)
La nostra vita terrena è straziata
dalle prove e da tremendi dolori, ma il Signore, come ha cambiato l’acqua in
vino, così muta la nostra sofferenza in letizia, perché Egli è il Tutto, è il
Re dei re. Leggiamo infatti nella squisita lirica: L’Eterno Presente: “Perché Tu sei l’Immenso, / Tu l’Ineffabile, /
Tu l’Alfa e L’Omega, / Tu l’Eterno Presente.” Ad ognuno di noi che soffre e che
spera dice il poeta: “Rivesti il tuo cuore di luce / che mai conosce declino.” (Avventato tu cerchi). Il tema della
lotta è unito a quello della croce. Soltanto unendo le nostre sofferenze a
quelle di Cristo e offrendoci con Lui al Padre in olocausto di soave odore
potremo vincere il male dentro e fuori di noi. Ottorino Pendenza in quest’opera
ci dona un ponte di luce che ci unisce all’Infinito, ci offre un arcobaleno di
speranza con le sue liriche, sublimi nel contenuto, purissime nella forma.
Emanuela Ballotta
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