DAL TESTO
(...)
-Ti odio e ti
amo, Lesbia,
e tu mi
chiederai
in qual
maniera avvenga
quel che mi
cova dentro.-
-Non so dirti
che sento,
ma odio e
amore provo
con mio
grande tormento.-
*
Mi porto il
corpo tra la selva e il mare
dove vestigia
umana non appare,
dove poter
rivivere momenti
che dentro il
cuore mio non sono spenti.
Traverso
fratte, rovi solitari,
ecco che
appaiono i miei luoghi, cari
fuscelli,
care foglie verdi!
Tra immagini
di vita tu ti perdi,
animo mio! Tu
mi lasci e vai,
lasci il mio
corpo arido di pietra,
disanimato,
spento, ma non sai,
se da te
quell’immagine s’arretra
puro vuoto ti
resta ed aria spenta
che ti
dispare poi e più sgomenta.
*
Delia ci
lascia
intriso
l’animo di bacche
rosse come il
cielo;
il gelo dei
miei palpiti
si inabissa
silenzioso
nel mare;
calare la
sera su noi
è come
stendere reti
traforate
sull’acqua che bolle;
il mare che
ti amò, Delia,
e che ti
inabissa ora,
d’autunno,
nel suo seno,
quando solo
piange col
tuo cielo,
col bosco
aulente
d’acre sapor
di bruma.
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